Pare che George Hotz ne abbia combinata un'altra. Il ragazzo che a 17 anni aveva "profanato" per primo l'iPhone si sarebbe ora cimentato in quello che è al momento "l'Everest" per i giovani hacker: forzare la superprotetta Playstation 3. Una prova di forza fine a se stessa, perché - come spiega lo stesso Hotz sul blog dedicato all'"impresa" - lo scopo non è quello di favorire la pirateria. Anche se i malintenzionati non possono che essere curiosi di questa (eventuale) scoperta: che anche la nuova console di casa Sony è violabile così come tutte le altre colleghe di categoria.
Il 20enne hacker americano si è vantato del suo nuovo colpo direttamente con la Bbc, dichiarando di aver trovato il modo per ottenere permessi in lettura e scrittura nell'intera memoria di sistema della Ps3 (nella foto a fianco, gli "strumenti di lavoro" di Hotz), dopo ben cinque settimane di lavoro. Un "lavoro" ancora da ultimare, dopodiché il tutto verrà postato online. E allora a Tokyo inizieranno a preoccuparsi. "Si supponeva che fosse inattaccabile", ha detto Hotz alla Bbc, "ma niente è inattaccabile. Ora posso fare quello che voglio con il sistema della Ps3, è come se avessi un nuovo, meraviglioso, potere. Ma non sono sicuro di come voglio esercitarlo". Curiosità, e mania, di un giovane senz'altro di talento. Su come poi questo talento venga messo a frutto, la questione è discutibile. Lo è senz'altro per Sony, che ha annunciato di aver iniziato a investigare su queste notizie e che presto chiarirà la situazione.
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