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30 gen 2010

Fabrizio Boccardi: la vita e le opere!

Voglio Fare un gran casinò!




Fabrizio Boccardi ha 40 anni, molte ambizioni, un mucchio di denaro alle spalle e un sogno che insegue da più di 10 anni: costruire un casinò a Las Vegas.

Non una casa da gioco qualsiasi: si chiamerà Seven Sis, ossia i sette peccati, e nella sua testa ma anche nei progetti che ha proti da qualche anno e per i quali ha già investito 1,8 milioni di dollari, sarà il casino che rivoluzionerà l’offerta del mondo del gioco d’azzardo. Per dire una l’edificio che progetta di realizzare sul Las Vegas boulevard (The strip), avrà 1.300 suite costruite sott’acqua.

Fin qui la sua storia è quasi u normale plot di quelli che ogni tanto arrivano a Las Vegas.

Ma per inseguire il suo sogno, l’ex studente del liceo milanese Leone XIII, il figlio di quel Giampiero Boccardi coinvolto nel crollo dell’istituto finanziaria ambrosiano nel 1984 /(venne arrestato a Cannes con l’accusa i avere truffato 20 milardi dell’epoca alle banche), ha concepito il suo progetto: per cominciare ha commissionato i romanzo pieno di spunti sulla sua vita.

Titolo the Seven sin. Dall’autore di Blood diamonds (Jon Land) che si dice abbia preso 250 mila dollari ha come protagonista Michele Tiranno. Uscito nel 2008 ha venduto 148mila copie raccogliendo buone critiche. Da questa storia oggi Boccardi sta traendo una sceneggiatura per farne un film da comporre con un grosso studio hollywoodiano.

Il mio obiettivo, spiega, è creare un personaggio con potenzialità commercial. Il casinò che Tiranno costruisce sul libro e nel film u giorno diventerà realtà, prevede. Un po’ come per i personaggi di Walt Disney.

Il budget della pellicola si dovrà aggirare sui tra 90 e 110 milioni di dollari e sono già in fase di pre-produzione. Abbiamo già ingaggiato Moritz Barman, il produttore d W.e World Trade Center e Crstopher kyle, lo sceneggiatore del film di Oliver Stone, “Alexander”. Per quanto riguarda regista e protagonista Boccardi vola alto, vorrebbe Martin Scorzese e Johnny Depp.

Tiranno il personaggio al centro della storia è u protagonista studiato appositamente con grossi chiaroscuri. Figlio di contadini, rimane orfano quando una banda uccide la sua famiglia per sottrargli l’antico medaglione d’oro (che in questo strano gioco tra fiction e realtà Boccardi ha voluto diventasse il logo della sua società, la KING MIDAS) ritrovato nelle acque del mare di Levazi, una delle isole Egadi. Tirano vene quindi adottato da una famiglia mafiosa dalla quale poi si smarca per partire alla conquista di La Vegas dove costruirà il suo casino.

Tutta fiction o quasi: come Tiranno, Boccardo ha costruito la sua fortuna cominciando come trader di caffé e zucchero tra l’Europa e l’Africa. Poi ha proseguiti nell’immobiliare sulla costa azzurra, fino a fare 12 anni, quando fa il vero salto verso l’america e Las Vegas, dove vive in una villa in mezzo ad un campo da golf.

Del resto a parte i vestiti firmati i sigari, (fuma due Cohiba alla settimana), Boccardi non ha i vizi del padrino.

Va in palestra 5 volte a settimana, non beve, non ha 30 macchine nel garage. Le donne gli piaccinoo ma non ha tempo per loro.

Dalla vita dice di aver imparato una cosa: Fa i soldi e poi tienili stretti!.

Sà che il suo piano è molto ambizioso e ci vorrà una vita per realizzarlo.

La vita, dice, gli sembra troppo corta e non può stare fermo.

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