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24 giu 2011

FISCO - LE INDAGINI DELLA GUARDIA DI FINANZA DI PESCARA TRA L'ITALIA E MADEIRA La pornostar Jessica Rizzo coinvolta in maxi-evasione da 16 milioni di euro

Con il marito avrebbe costituito dei trust all'estero per nascondere ingenti capitali

Jessica Rizzo
Jessica Rizzo
PESCARA- La pornostar Jessica Rizzo e il marito, Marco Toto, entrano nell'inchiesta sulla maxi evasione fiscale internazionale da 16 milioni di euro tra l'Italia e l'isola portoghese di Madeira scoperta nell'estate scorsa dalla Guardia di Finanza di Pescara. La coppia è stata denunciata adesso nell'ambito dell'operazione «Paradiso» che fa seguito a perquisizioni e sequestri avviati nel giugno 2010. In quella circostanza furono iscritte nel registro degli indagati una trentina di persone tra le quali l'ex presidente del Pescara calcio e attuale dirigente dell'Under 21, Vincenzo Marinelli, il commerciante Paride Albanese, la consigliera provinciale dell'Idv Antonella Allegrino, che si autosospese dal partito, e il consulente tributario pescarese, Luca Del Federico. Oltre alla pornostar marchigiana e al marito Marco Toto, gli sviluppi dell'inchiesta coinvolgono anche l'avvocato romano Francesco Valentini, arrestato nell'ambito dell'operazione che nell'autunno scorso portò in carcere l'imprenditore pescarese Giuseppe Spadaccini per un'evasione di oltre 90 milioni di euro. La Rizzo e il marito avrebbero costituito dei trust all'estero. Nel corso delle indagini i finanzieri hanno infatti scoperto un nuovo tipo di sistema di frode consistente nell'uso distorto dei trust, utilizzati per nascondere capitali all'estero.L'ACCUSA - Ricorrevano a trust o a società fittizie per nascondere capitali all'estero, in particolare nell'isola portoghese di Madeira, generalmente frutto di evasione: è questa l'accusa contestata ai nove nuovi indagati nell'ambito dell'operazione, condotta dal comando provinciale della guardia di Finanza di Pescara, diretta da Mauro Odorisio. Tra loro, oltre a Rizzo, Toto e Valentini, nella nuova indagine figurano anche il costruttore teatino Gilberto Battistone, le commercianti pescaresi Simona e Maria Teresa Di Bello e la loro madre, l'imprenditore foggiano Luigi Pio Cappetta. I reati contestati vanno dalla dichiarazione fraudolenta all'emissione di fatture per operazioni inesistenti sino alla distruzione delle scritture contabili. Le evasioni sarebbero state commesse tra il 2000 ed il 2008. L'avviso di garanzia alla pornostar è stato notificato all'interno del club per scambisti che la donna gestisce a Roma assieme al marito. Nel locale è stata sequestrata anche diversa documentazione. Nel corso dell'operazione - che ha interessato, oltre all'Abruzzo, anche Lombardia, Emila Romagna, Lazio, Molise e Puglia - sono state effettuate oltre 30 perquisizioni domiciliari ed è stata sequestrata un'ingente quantità di documenti. Figure chiave, secondo gli inquirenti, sarebbero quelle del consulente tributario pescarese, Luca Del Federico, destinatario nel giugno 2010 di avviso di garanzia, e l'avvocato Valentini. Secondo l'accusa, Del Federico offriva ai suoi clienti la possibilità della fittizia localizzazione all'estero delle società e i conseguenti «fraudolenti» vantaggi fiscali, parte dei quali venivano in percentuale trasferiti allo stesso consulente tributario. Valentini, invece, aveva la funzione di «domiciliare» le società all'estero. Oltre ai 9 indagati, nell'inchiesta - coordinata dal sostituto procuratore di Pescara Paolo Pompa - sono coinvolte anche 14 società. (fonte: Ansa)

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