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1 mar 2009

Studiare gestendo milioni di dollari. Quelli veri


Nelle business school americane.
Capitalisti in erba L' obiettivo che si pongono le scuole? Insegnare subito il mestiere del «venture capitalist»



Imparare a fare i "capitalisti di ventura" con soldi veri, rischiando di perdere milioni di dollari se non si è fatta una buona due diligence o se il business non è decollato come previsto. È l' occasione unica offerta agli studenti di alcune scuole di business americane: dalla Penn state university alla Cornell, dalla University of Michigan all' Università del Nord Dakota. Grazie a donazioni di facoltosi ex allievi - come John Garber che nel 1999 regalò i 5 milioni di dollari iniziali del Garber venture capital fund della Penn - gli allievi di questi Mba possono passare dalla teoria alla pratica già sui banchi di scuola, con il vantaggio di non subire l' attuale stretta creditizia che sta mettendo in difficoltà i veri venture capitalist. Un altro vantaggio è che spesso le start-up in cui i fondi "studenteschi" investono sono spin-off, cioè nuove aziende nate dai programmi di innovazione tecnologica delle loro università. Il maggior successo del Wolverine venture fund nei suoi dieci anni di attività alla University of Michigan, per esempio, è stato IntraLase, una società di laser per operazioni oculistiche fondata da scienziati del Kellogg Eye Center dello stesso campus e andata in Borsa nel 2004: ha reso cinque volte l' investimento iniziale di 250 mila dollari, secondo Thomas Kinnear, il professore che fa da consulente al fondo. Ma il Wolverine fund, che oggi conta su un capitale di 3,5 milioni di dollari e ha in portafoglio una dozzina di piccole aziende high-tech, ha anche subìto la chiusura di un paio di società su cui aveva scommesso. Gli studenti non intascano i profitti, né pagano le perdite, ma guadagnano in know-how nel fare la due diligence dei piani di sviluppo delle aziende che si propongono come investimenti: dopo aver ottenuto l' Mba, possono trovare impiego sia nelle società di venture capital, sia come manager delle aziende da loro finanziate. Secondo Anthony Warren, professore e consulente del Garber fund, ai venture capitalist piace avere qualcuno dall' altra parte che capisce il loro gergo e il loro modo di fare le valutazioni. James Macon, ex studente e "capitalista" del fondo Big red ventures alla Cornell è diventato per esempio vice presidente per lo sviluppo del business di e2e materials, un produttore di componenti biodegradabili nato dal centro ricerca sui materiali della Cornell e finanziato dallo stesso fondo (1,5 milioni di dollari in gestione).
Corriere

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