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24 giu 2011

OCCORRE UNA MANOVRA COMPLESSIVA PER RIEQUILIBRARE» Pisapia e Tabacci: «Bilancio comunale in rosso, la Moratti ha mentito»

La denuncia: potenziale disavanzo per il 2011 di 186 milioni di euro in spesa corrente

Maria Grazia Guida, Giuliano Pisapia e Bruno Tabacci (Foto Omnimilano)
Maria Grazia Guida, Giuliano Pisapia e Bruno Tabacci (Foto Omnimilano)
MILANO - Il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e il suo assessore al Bilancio Bruno Tabacci hanno lanciato un allarme sui conti del Comune, denunciando un potenziale disavanzo per il 2011 di 186 milioni di euro in spesa corrente e accusando l'ex sindaco Letizia Moratti di aver mentito quando l'ultimo giorno del suo mandato annunciò un attivo di 48 milioni. «Siamo davanti a un disavanzo potenziale - ha detto Pisapia - di 186 milioni di euro, la nostra è un'analisi che si basa su documenti che erano già in possesso all'amministrazione comunale, quindi noti anche alla passata amministrazione, quanto detto dall'ex sindaco Letizia Moratti non corrisponde dunque al vero».

«SERVE UNA MANOVRA» - L'analisi dei conti è stato l'argomento principale della prima riunione operativa della Giunta Pisapia, e l'assessore Bruno Tabacci ha sottolineato la necessità di mettere in campo una manovra complessiva per riuscire a riequilibrare un bilancio che - ha denunciato - al momento copre le spese correnti con entrate straordinarie. «Servono scelte di indirizzo - ha detto Tabacci - nel brevissimo periodo, altrimenti non c'è copertura per le spese non obbligatorie». «L'ex sindaco di Milano Letizia Moratti si è fatta vanto di non aver mai messo le mani nelle tasche dei milanesi, ma impoverire il patrimonio del Comune significa toccare le tasche dei milanesi», ha detto Tabacci.

«COMUNE USATO COME BANCOMAT» - Tabacci ha rimproverato alla passata amministrazione di aver fatto quadrare i conti intaccando il patrimonio pubblico, per esempio attraverso la vendita di partecipazioni azionarie come quelle di Serravalle e Sea. «Se le famiglie nobili milanesi - ha detto Tabacci ricorrendo a una similitudine a lui ormai cara - avessero operato come ha operato l'amministrazione comunale negli ultimi due anni, che non volendo rassegnarsi al mutare dei tempi ha continuato a vendere i propri gioielli, sarebbero finite alla Baggina». Tabacci ha quindi riconosciuto l'urgenza di avviare un nuovo corso per quel che riguarda le politiche di bilancio, con un controllo puntuale della qualità delle spese da affrontare, prima di autorizzare ogni tipo di stanziamento. «Con la passata amministrazione - ha osservato Tabacci - la ragioneria comunale veniva considerata come un bancomat: un assessore presentava un progetto e senza entrare nel merito veniva approvato e finanziato».

«NESSUNO COMPRERA' SERRAVALLE» - Nel tinteggiare il fosco quadro dello stato dei conti del Comune di Milano, Tabacci ha previsto che difficilmente la quota del 18% di Serravalle, uno degli architrave della politica delle entrate della Giunta Moratti, troverà un acquirente. «I 170 milioni di euro di Serravalle - ha affermato Tabacci - noi non li recupereremo. Non ci sarà nessuno disposto ad acquistare per 170 milioni una quota del 18% che è bloccata, visto che la Provincia di Milano detiene il controllo assoluto». Proprio per questo, Tabacci ha rivelato di aver proposto all'ente provinciale guidato da Guido Podestà (Pdl) di avviare una riflessione per costituire una newco con l'obiettivo di riuscire a valorizzare le rispettive partecipazioni azionarie. «Ho proposto di dar vita a una newco con la Provincia - ha spiegato Tabacci - per poter così cambiare lo statuto e riuscire a valorizzare le nostre quote». Tabacci ha comunque assicurato, malgrado il suo pessimismo relativo all'operazione su Serravalle, che la nuova amministrazione guidata da Giuliano Pisapia «non bloccherà il bando della cessione delle quote comunali già avviato dalla passata gestione di Letizia Moratti».

I PARCHEGGI - «E' un problema ampio e che richiede approfondimento tecnico e giuridico sui contratti firmati dalla precedente giunta»: così ha risposto il sindaco Giuliano Pisapia interpellato sul destino dei parcheggi di piazza Sant'Ambrogio e di piazzale Lavater durante il dopogiunta. «E' un tema che va analizzato in maniera generale - ha ribadito - stiamo cercando gli strumenti per arrivare ad una soluzione che permetta di salvaguardare le bellezze di Milano ma di evitare anche le penali».

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