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31 gen 2008

L'innovazione è degli under 25


Gates: «L'innovazione è degli under 25», l'ha detto a parigi, parlando agli studenti della Sorbona.
Il fondatore di Microsoft: «Ci vuole un po' d'incoscienza». «Ma bisogna puntare sull'istruzione»



PARIGI – «È un buon momento per essere studenti». Parola di Bill Gates. Così ieri, di ritorno da Davos, il presidente di casa Microsoft (prossimo a lasciare la carica) si è rivolto all'audience che ha assistito al
Bill Gates durante la sua conferenza alla Sorbona, a Parigi (Afp)
discorso tenuto all'Università Sorbona di Parigi – in occasione del lancio del concorso ImagineCup 2008, rivolto a oltre 100 mila studenti di diverse nazionalità – dicendosi pronto ad affidare il futuro della tecnologia nelle mani dei giovani.

IL FUTURO È DEI GIOVANI – Una visione ottimistica, quella di Gates, convinto che l'innovazione non potrà che venire dalle menti della nuova generazione, in particolare da chi ha meno di 25 anni. Questo perché quando si diventa «grandi» si perde l'incoscienza tipica dei giovani, quel coraggio di osare che spesso porta a risultati e a successi inattesi. Per certi versi, quindi, papà Gates considera il troppo sapere degli adulti come un limite, un freno che di fronte alla possibilità di sperimentare spinge a dire «non possiamo farlo!», laddove invece un ragazzino si lancerebbe senza pensarci su troppo. Largo ai giovani, quindi.

COLLABORAZIONE – Come riferisce l'Internationa Herald Tribune, la visita parigina del fondatore della software house è stata anche l'occasione per annunciare un accordo grazie al quale la capitale francese potrà avvalersi del supporto finanziario di Microsoft per appoggiare la nascita di 40 start-up. A chi gli ha domandato perché l'innovazione tecnologia sia così lenta in Francia, Gates ha risposto dicendo che non si tratta di mancanza di innovazione, ma di educazione, su cui invece gli Stati Uniti investono parecchio. E questo spiega perché i principali distretti tecnologici americani sono sorti proprio nelle aree geografiche in cui sono situate le Università: formazione e idee vanno supportate e stimolate.
Alessandra Carboni

corriere

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