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23 giu 2011

PANNELLA IN SCIOPERO DELLA FAME Napolitano a Pannella: «Caro Marco le tue lotte sono patrimonio comune»

La lettera aI leader radicale che protesta per le carceri italiane: hai sensibilizzato la pubblica opionione

MILANO - «Caro Marco, desidero rispondere alle molte questioni e sollecitazioni che hai sottoposto alla mia attenzione nel nostro recente incontro al Quirinale e nelle lettere e documentazioni che mi hai inviato nei giorni scorsi. Credo che l'Italia ti debba il giusto riconoscimento per la determinazione con la quale hai intrapreso tante battaglie per sollecitare una piena affermazione e tutela delle libertà civili e dei diritti dei cittadini». Inizia così la lettera che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato al leader radicale Marco Pannella, in sciopero della fame per sollevare l'attenzione sulla situazione carceraria italiana.

Il testo della missiva è stato reso noto dal Quirinale. «Alcuni temi che nei decenni passati hanno via via sensibilizzato e coinvolto la pubblica opinione del nostro Paese, come quelli del divorzio, della regolamentazione dell'aborto, del riconoscimento dell'obiezione di coscienza, del pluralismo dell'informazione, della tutela dell'ambiente, della necessità, invocata con indiscutibile lungimiranza, di combattere e debellare la fame nel mondo, e di eliminare in tutti i paesi la pena di morte, sono diventati patrimonio culturale comune di larga parte della società italiana - sottolinea Napolitano -. La stessa valorizzazione dello strumento referendario come elemento di democrazia diretta e la grande attenzione da te sempre prestata alle regole che presiedono alla partecipazione elettorale dei cittadini sono il segno di una costante preoccupazione per la necessità di un consapevole e attivo coinvolgimento dell'opinione pubblica e dei cittadini nella vita politica del paese e della volontà di contrastare e combattere fenomeni di distacco e disinteresse verso la vita pubblica».

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