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20 feb 2011

Gemelline, analisi su una penna prelevata dalla cabina della nave

Gli investigatori non trascuranop niente: esami su un gadget conservato da Schepp per cercare tracce delle bambine e sui resti del navigatore satellitare

Foggia - Una penna, con impressa la scritta della società di trasporti 'La Meridionale" che effettua il servizio di traghetto da Marsiglia alla Corsica, è stata inviata dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Foggia agli uffici della Polizia Scientifica a Roma per farla analizzare e per verificare se non siano rimaste impresse tracce biologiche di Alessia e Livia Schepp, le gemelline svizzere di 7 anni, delle quali non si hanno più notizie dagli ultimi giorni di gennaio. L'oggetto appartiene sicuramente al padre, l'ingegnere svizzero, Matthias Schepp, di 43 anni, suicidatosi sui binari vicino alla Stazione di Cerignola la sera del 3 febbraio.

Il ritrovamento avvenuto nei giorni scorsi, insieme ai frammenti del navigatore, attesterebbe in maniera quasi certa la presenza dell'uomo sul traghetto. Già era noto che Schepp il 31 gennaio ha fatto tre biglietti per recarsi da Marsiglia a Propriano. E li ha pure timbrati. Ma della presenza delle bambine sul traghetto esistono solo alcune testimonianze oculari. Se l'esame del Dna rivelasse che una delle due abbia toccato quella penna ci sarebbe una conferma del fatto che anche le figlie hanno fatto quel viaggio verso l'isola. Risulta poi, sempre da alcune testimonianze e dal fiuto dei cani, che l'uomo è tornato da solo da Bastia (Corsica) a Tolone. Le probabilità di successo di questo esame non sono molte, stando a quanto riferiscono gli investigatori.

Intanto gli inquirenti in Svizzera avrebbero accertato che sabato 15 gennaio, Schepp e le figlie non si sarebbero mossi dall'abitazione dell'uomo a Losanna. Alcuni testimoni giurano di aver visto l'uomo, le gemelline e una donna sconosciuta in un centro commerciale di Cantù, in provincia di Como.

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