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19 apr 2010

Nuovo stop ai voli in Italia La Iata l'apertura di 'corridoi'


Retromarcia dell'Enac fino alle 8 di domani mattina dopo l'iniziale ripresa dell'attività degli aeroporti
Nel Vecchio Continente, metà dei voli garantiti. Oggi vertice sui danni causati dai quattro giorni di stop


 Nuovo stop ai voli in Italia  La Iata l'apertura di 'corridoi'
ROMA - E' durata poco la riapertura dei cieli italiani dopo lo stop causato dalla nube di cenere proveniente dall'Islanda. L'attività degli aeroporti del nord è ripresa alle 7, ma due ore dopo l'Enac ha deciso un nuovo stop che dovrebbe durare "almeno fino alle 8" di domani. "In attesa di almeno due bollettini univoci - ha detto il presidente dell'Enac Vito Riggio - non si volerà da e per il Nord Italia almeno fino alle 8 di domani, mi dispiace, ma non possiamo comportarci in modo diverso".

L'Europa intanto riprende gradualmente a volare, anche se il continente resta diviso in due a causa della nube di ceneri vulcaniche che ancora persiste sui Paesi centro-settentrionali. Sui danni economici causati dal blocco dei voli è stato convocato per oggi un Consiglio straordinario dei ministri dei trasporti Ue. Compagnie aeree, aeroporti e piloti chiedono di riconsiderare le misure precauzionali finora adottate, ritenendole eccessive. In particolare la Iata, l'associazione internazionale che raggruppa oltre 270 linee aeree del mondo, ha espresso la propria "insoddisfazione" sulla gestione della crisi causata dalle ceneri islandesi e reclama una decisione fondata sui "fatti".

Le perdite per le compagnie aeree a causa dello stop nei voli imposto dalla nube di ceneri del vulcano islandese ora raggiungono i 250 milioni di dollari al giorno, ha sottolineato il numero uno della Iata, Giovanni Bisignani, aggiungendo che l'impatto economico è superiore a quello dell'11 settembre del 2001 dopo l'attentato alle Torri Gemelle. Pertanto le compagnie aeree chiedono l'apertura di ''alcuni corridoi'': "Dobbiamo superare questa chiusura generale e trovare meccanismi per aprire flessibilmente lo spazio aereo, passo dopo passo", ha detto Bisignani.


Un portavoce della britannica British Airways ha reso noto ieri sera che un volo di prova effettuato nel tardo pomeriggio da uno dei suoi velivoli non ha incontrato "difficoltà" attraversando la nuvola di cenere del vulcano islandese che paralizza il traffico aereo europeo. Un Boeing 747 è decollato dall'aeroporto londinese di Heatrow per studiare l'impatto sugli aerei delle ceneri provenienti dal vulcano. Il quadrireattore, che aveva a bordo solo cinque persone, fra le quali il direttore generale del gruppo, Willie Walsh, è atterrato nel tardo pomeriggio a Cardiff, in Galles, dopo un volo di circa tre ore sull'Oceano Atlantico. "Le condizioni del volo sono state perfette e l'aereo non ha incontrato difficoltà - ha detto il portavoce -. Verrà sottoposto subito ad analisi tecniche complete al centro tecnico della BA a Cardiff".

Tuttavia il presidente del sindacato nazionale francese dei controllori aerei, Stephane Durand, ha affermato oggi che la chiusura di una parte dello spazio aereo europeo a causa delle ceneri del vulcano islandese, criticata da alcune compagnie, non può essere considerata come un eccesso di precauzione. "No - ha risposto Durand alla radio France Info che gli chiedeva un parere sui provvedimenti - non penso che si possa parlare di eccesso di precauzione, anche se le polemiche giungono sempre dopo o nel pieno di questo tipo di eventi".

"Ci rendiamo contro che le misure di sicurezza - ha proseguito - non sono per forza adeguate in modo completo alle aspirazioni economiche o sociali, ma la misura di sicurezza è stata adottata su scala europea, da governi che hanno un approccio spesso diverso in materia di sicurezza. Questo - ha continuato - dovrebbe garantire, nella mente di tutti i nostri cittadini, che le misure non sono inadatte".

Germania chiusa.
Lo spazio aereo della Germania resterà chiuso fino alle 20:00 di stasera a causa della nube di gas vulcanici islandese. Lo ha annunciato l'ente tedesco per la sicurezza aerea Dsf sul suo sito.

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