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19 apr 2010

L'Enac blocca i voli in Italia

Nuova chiusura per gli aeroporti del Nord Italia
Caccia della Nato colpito dagli effetti della nube

Retromarcia dell'Enac: scali del Nord inattivi fino alle 8 di domani mattina dopo l'iniziale ripresa. Fonti Usa: pezzi di vetro nel motore di un aereo dell'Alleanza Atlantica. Eurocontrol: nel Vecchio Continente, oggi solo il 30% dei voli. La Iata protesta per lo stop e chiede l'apertura di 'corridoi'. Ue: "Prioritario riprendere i voli". Rinviato lo sciopero di treni e bus previsto il 23 aprile


 Nuova chiusura per gli aeroporti del Nord Italia  Caccia della Nato colpito dagli effetti della nube
ROMA - E' durata poco la riapertura dei cieli italiani dopo lo stop causato dalla nube di cenere proveniente dall'Islanda. L'attività degli aeroporti del Nord è ripresa alle 7, ma due ore dopo l'Enac ha deciso un nuovo stop che dovrebbe durare "almeno fino alle 8" di domani. E dalla Nato arriva una notizia allarmante: pezzi di vetro sono stati trovati nel motore di un caccia, che ha evidentemente subito gli effetti della nuvola vulcanica.

"In attesa di almeno due bollettini univoci - ha detto il presidente dell'Enac Vito Riggio - non si volerà da e per il Nord Italia almeno fino alle 8 di domani, mi dispiace, ma non possiamo comportarci in modo diverso". Non solo, ma è probabile che anche domani resti il blocco dei voli nel Nord Italia. E' quanto si apprende dall'Enac che, per il momento, ritiene siano confermate le previsioni di domani su densità, direzione e altitudine della nube di cenere. Una decisione definitiva sarà presa comunque entro le 21 di oggi, sulla base dell'aggiornamento diffuso in Inghilterra dal bollettino Metoffice sul movimento delle ceneri.

Data la situazione, i sindacati hanno deciso di sospendere lo sciopero previsto il 23 aprile prossimo. Da Bruxelles intanto arriva l'indicazione di
"riprendere i voli tenendo conto della sicurezza dei passeggeri", per affrontare l'impatto economico "superiore a quello dell'11/9". Lo ha detto il commissario ai trasporti, Sim Kallas.

Finora, ha spiegato Kallas, "tutte le decisioni sono state prese con un approccio europeo basato su una valutazione scientifica di esperti indipendenti". "Bisogna tener conto delle conseguenze economiche ma non si può risolvere i problemi in un clima di panico", ha detto il commissario che stamane ha incontrato i rappresentanti delle compagnie aeree e degli aeroporti.


Una graduale ripresa dei voli in effetti c'è stata già oggi, anche se il continente resta diviso in due a causa della nube di ceneri vulcaniche che ancora persiste sui Paesi centro-settentrionali. Secondo Eurocontrol, l'organizzazione che da Bruxelles coordina la sicurezza del traffico aereo, la nube si è diradata in particolare sul Mediterraneo e sulla Scandinavia, consentendo la ripresa dei voli in Spagna, Portogallo, sud della Francia, nord Italia (ma qui in realtà l'Enac ha deciso una nuova chiusura) e Slovenia, e poi ancora Norvegia, parti della Svezia e della Finlandia, Polonia e Bielorussia. E tuttavia anche oggi Eurocontrol attende nello spazio aereo europeo tra gli 8.000 e i 9000 voli rispetto ai 28.126 previsti, con un calo del 70%. Le prospettive per i prossimi giorni sono tuttavia in miglioramento, dal momento che l'eruzione dal vulcano islandese è "diminuita considerevolmente" e attualmente dal cratere fuoriesce molta meno cenere, ha reso noto un sismologo islandese. Mentre nelle ultime ore si sta sviluppando una eruzione lavica dal vulcano Eyjafjollajokull, con una scarsa presenza di acqua.

Sui danni economici causati dal blocco dei voli si è pronunciato oggi il Consiglio straordinario dei ministri dei Trasporti Ue, chiedendo la ripresa delle partenze, dal momento che compagnie aeree, aeroporti e piloti chiedono di riconsiderare le misure precauzionali finora adottate, ritenendole eccessive. In particolare la Iata, l'associazione internazionale che raggruppa oltre 270 linee aeree del mondo, ha espresso la propria "insoddisfazione" sulla gestione della crisi causata dalle ceneri islandesi e reclama una decisione fondata sui "fatti".

Le perdite per le compagnie aeree a causa dello stop nei voli imposto dalla nube di ceneri del vulcano islandese ora raggiungono i 250 milioni di euro al giorno, ha sottolineato il numero uno della Iata, Giovanni Bisignani, aggiungendo che l'impatto economico è superiore a quello dell'11 settembre del 2001 dopo l'attentato alle Torri Gemelle. Pertanto le compagnie aeree chiedono l'apertura di ''alcuni corridoi'': "Dobbiamo superare questa chiusura generale e trovare meccanismi per aprire flessibilmente lo spazio aereo, passo dopo passo", ha detto Bisignani.

Un portavoce della britannica British Airways ha reso noto ieri sera che un volo di prova effettuato nel tardo pomeriggio da uno dei suoi velivoli non ha incontrato "difficoltà" attraversando la nuvola di cenere del vulcano islandese che paralizza il traffico aereo europeo. Un Boeing 747 è decollato dall'aeroporto londinese di Heatrow per studiare l'impatto sugli aerei delle ceneri provenienti dal vulcano. Il quadrireattore, che aveva a bordo solo cinque persone, fra le quali il direttore generale del gruppo, Willie Walsh, è atterrato nel tardo pomeriggio a Cardiff, in Galles, dopo un volo di circa tre ore sull'Oceano Atlantico. "Le condizioni del volo sono state perfette e l'aereo non ha incontrato difficoltà - ha detto il portavoce -. Verrà sottoposto subito ad analisi tecniche complete al centro tecnico della BA a Cardiff".

Tuttavia il presidente del sindacato nazionale francese dei controllori aerei, Stephane Durand, ha affermato oggi che la chiusura di una parte dello spazio aereo europeo a causa delle ceneri del vulcano islandese, criticata da alcune compagnie, non può essere considerata come un eccesso di precauzione. "No - ha risposto Durand alla radio France Info che gli chiedeva un parere sui provvedimenti - non penso che si possa parlare di eccesso di precauzione, anche se le polemiche giungono sempre dopo o nel pieno di questo tipo di eventi".

"Ci rendiamo contro che le misure di sicurezza - ha proseguito - non sono per forza adeguate in modo completo alle aspirazioni economiche o sociali, ma la misura di sicurezza è stata adottata su scala europea, da governi che hanno un approccio spesso diverso in materia di sicurezza. Questo - ha continuato - dovrebbe garantire, nella mente di tutti i nostri cittadini, che le misure non sono inadatte".

Germania chiusa.
Lo spazio aereo della Germania resterà chiuso fino alle 20:00 di stasera a causa della nube di gas vulcanici islandese. Lo ha annunciato l'ente tedesco per la sicurezza aerea Dsf sul suo sito.

Repubblica Ceca. Lo spazio aereo della Repubblica Ceca, chiuso da venerdì, sarà riaperto per 48 ore a partire dalle 12.00. Lo ha comunicato all'Afp l'autorità nazionale per la navigazione aerea.

Le disposizioni di Alitalia.
Alitalia informa che, in seguito al nuovo stop dell'Enac, fino alle ore 08.00 di domani martedì 20 aprile sono cancellati i voli da e per Milano Linate, Milano Malpensa, Bergamo, Torino, Genova, Verona, Venezia, Trieste, Firenze, Ancona e Bologna. Restano sospesi anche i collegamenti con le città di Londra, Amsterdam, Parigi e Bruxelles fino alla riapertura dei rispettivi aeroporti.

Gran Bretagna. In Gran Bretagna si sta mobilitando anche la marina militare per alleviare i disagi causati dal vulcano in eruzione in Islanda che sta paralizzando il traffico aereo. Il primo ministro Gordon Brown ha annunciato che navi militari britanniche trasporteranno passeggeri civili per supplire al blocco dei voli.

Francia. Due palestre sono state requisite dallo stato al Bourget e a Dugny, due centri della Seine-Saint-Denis, a nord di Parigi e vicino all'aeroporto di Roissy, per ospitare i viaggiatori che non possono ripartire a causa degli annullamenti di voli per la nube di ceneri del vulcano islandese. Lo ha reso noto la prefettura locale.

Ungheria. Lo spazio aereo ungherese è stato aperto a partire dalle 12 ore italiana. Lo ha annunciato l'autorità ungherese per il controllo HungaroControl. Lo spazio aereo dell'Ungheria era stato chiuso venerdi scorso a causa della nube di cenere vulcanica proveniente dall'Islanda. In un primo momento, solo la direzione verso sud e dal sud (Croazia, Serbia) verrà utilizzata, ha aggiunto il portavoce.

Finlandia. Il principale aeroporto finlandese, quello di Helsinki, riaprirà temporaneamente i battenti dalle 14:00, perchè i cieli finnici si stanno gradualmente liberando della gigantesca nube di cenere vulcanica. Lo ha reso noto l'authority per l'aviazione civile nazionale, Finavia.

repubblica

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