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12 apr 2010

DERAGLIA TRENO A MERANO, UNDICI VITTIME


Bolzano, 12 apr. - Si e' aggravato il bilancio della sciagura ferroviaria avvenuta questa mattina poco dopo le 9 in Val Venosta, nel tratto Laces-Castelbello, in provincia di Merano, quando una frana ha investito un convoglio provinciale. Si parla ora di 11 morti accertati e 28 feriti di cui alcuni in gravi condizioni. I soccorritori continuano a scavare nel fango che ha invaso completamente alcune carrozze del treno passeggeri della Sad, la Societa' provinciale trasporti che gestisce la tratta ferroviaria Malles-Merano. Uno dei vagoni deragliati e' sospeso nel vuoto e rischia di precipitare nell'Adige. In quel tratto la linea corre a ridosso di una scarpata a picco sul fiume.
Il direttore della linea Hemuth Moroder avrebbe gia' individuato le possibili cause dell'incidente. Forse la rottora di un tubo di un impianto di irrigazione. Alcuni alberi travolti dallo smottamento hanno impedito che il treno precipitasse nel fiume.
Il presidente altoatesino ha parlato della "piu' grave sciagura ferroviaria verificatasi in Alto Adige". E gia' sono scoppiate polemiche. La linea era stata dismessa una ventina di anni fa perche' considerata un "ramo secco" dalle Ferrovie Italiane. E' stata sucessivamente rimessa a nuovo con un ingente investimento della Provincia Autonoma per garantire la mobilita' locale ed e' diventata di fatto una metropolitana di superficie tra la Val Venosta e Merano. Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha parlato di "strage degli innocenti" -alcune delle vittime sono minorenni- e ha chiesto la rovoca dei fondi statali alla Provincia Autonoma di Bolzano qualora fosse dimostrata negligenza nella gestione e nel servizio di sicurezza della linea.

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