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8 apr 2010

Crollano i redditi delle famiglie


Istat, calo reddito famiglie in 2009 peggiore da '90


ROMA, 8 aprile (Reuters) - Il reddito delle famiglie italiane e il tasso di profitto delle società non finanziarie ha registrato nel 2009 la flessione peggiore dagli anni '90, da quando sono disponibili le serie storiche.

E' quanto emerge dalla rilevazione trimestrale Istat 'Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società' pubblicata oggi.

Nel quarto trimestre del 2009 il reddito disponibile delle famiglie in valori correnti è diminuito del 2,8% rispetto allo stesso periodo del 2008 e dello 0,2% su base congiunturale, mentre la spesa delle famiglie si è ridotta dell'1,9% su base annua e dello 0,1% sul trimestre precedente.

La quota di profitto delle società non finanziarie è calata su anno di 1,8 punti percentuali, registrando un leggero aumento di 0,4 punti rispetto al terzo trimestre del 2009.

L'istituto di statistica precisa che la rilevazione è effettuata in modo che il dato del quarto trimestre 2009 si riferisca al periodo gennaio 2009-dicembre 2009, ossia all'intero anno 2009, e le variazioni tendenziali siano calcolate rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente; quelle congiunturali sono calcolate rispetto al periodo ottobre 2008-settembre 2009.

Il responsabile del Welfare del Pd, Giuseppe Fioroni, parla di 'Caporetto dei redditi'. "L'agenda delle riforme sta tutta in queste cifre drammatiche: se non si parte da qui si rischia una crisi sociale dai risvolti imprevedibili", scrive in una nota.

Il potere di acquisto delle famiglie è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e del 2,6% rispetto a quello corrispondente; la propensione al risparmio è rimasta invariata su trimestre al 14% ed è calata dello 0,7% su anno. E' proseguita poi la flessione del tasso di investimento delle famiglie che nel quarto trimestre 2009 si è ridotto di 0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 0,7 punti su anno.

Il tasso di investimento delle società non finanziarie è calato di 0,4 punti percentuali su trimestre e di 2,6 punti su base annua a causa di una flessione
degli investimenti fissi lordi del 15,3% su anno. Il valore aggiunto è calato del 5,4%.

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