Hacker cinesi,
Dopo le infiltrazioni in caselle di posta, il portale corre ai ripari: alcune applicazioni non potranno più essere usate
MILANO - Google va al contrattacco. Dopo le infiltrazioni di hacker in account di posta elettronica cinesi e la conseguente minaccia di lasciare il Paese (poi rientrata), il colosso di Mountain View ha deciso comunque di correre ai ripari: dal 1° marzo non supporterà più il sistema operativo (ndr. il browser!) Internet Explorer 6, considerato l'anello debole che ha permesso gli attacchi alle caselle Gmail. Nei giorni scorsi anche i governi francese e tedesco hanno invitato i propri cittadini a cambiare sistema operativo (ndr. il browser!), almeno finché la Microsoft non avrà apportato i necessari correttivi.
USATO DAL 20% DEGLI UTENTI - E l'azienda ha in effetti provveduto a effettuare un upgrade di sicurezza tre settimane prima della data programmata. Tuttavia Google ha deciso di ritirare gradualmente il supporto del sistema: alcune funzionalità delle applicazioni - come Google Docs o Google Sites - non funzioneranno più con IE6, uscito nove anni fa ma ancora utilizzato dal 20% degli utenti internet comprese numerose pubbliche amministrazioni. I cyberattacchi effettuati contro account di posta elettronica di Google hanno fatto sì che la casa statunitense abbia minacciato il ritiro dal mercato cinese: decisione criticata dal patron Bill Gates, secondo cui la censura del governo di Pechino sulle risorse internet sarebbe «limitata e facilmente aggirabile».
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