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24 nov 2009

La guerra del web: Murdoch si allea con Gates in funzione anti-Google


I siti del magnate australiano sarebbero rintracciabili solo con il motore di ricerca bing
NewsCorp sarebbe in trattativa con Microsoft per cedere a quest'ultima il diritto esclusivo d'indicizzare i propri siti




MILANO - Un patto del web tra Microsoft e la NewsCorp di Rupert Murdoch. Obiettivo: dare fastidio a Google. Si apre un altro fronte nella guerra che il tycoon australiano, proprietario di un vasto impero mediatico che sul web spazia dal Wall Street Journal al Sun, ha dichiarato al motore di ricerca di Mountain View, colpevole, secondo Murdoch, di trarre ingiustamente profitti dai contenuti giornalistici prodotti dal network NewsCorp. Secondo quanto riportato dal Financial Times, Murdoch sarebbe in trattativa con Microsoft per cedere a quest'ultima il diritto esclusivo d'indicizzare nel proprio motore di ricerca Bing, che, soprattutto nei Paesi anglofoni, vuole proporsi come vera alternativa a Google, i risultati inerenti ai siti di proprietà di NewsCorp. In parole povere, Microsoft sarebbe disposta a pagare per sottrarre a Google il traffico generato dalle risultati delle ricerche sul network di Murdoch, che scomparirebbe dalla lista di siti indicizzati da Google. Quest'ultima, alle accuse dell'imprenditore australiano, che ha parlato senza mezzi termini di furto di contenuti da parte di Big G. ha sempre replicato che il motore di ricerca porta traffico ai siti e che per titolari dei domini web in qualsiasi momento è possibile decidere di escludere il loro sito dall'indicizzazione di Google.

LA TRATTATIVA - La trattativa con Microsoft, dunque, ancora alla fase iniziale, sarebbe dunque uno strumento di pressione per costringere Google a pagare, sotto la minaccia di vedere avvantaggiato un proprio concorrente. Una prospettiva che finora Google non ha mai preso in considerazione: dopo un meeting la scorsa settimana tra i vertici di Microsoft e gli editori dei principali giornali online britannici, cui Microsoft s'impegnava a garantire migliori posizioni nei risultati delle ricerche, un portavoce di Google aveva dichiarato che l'azienda non era per nulla preoccupata, liquidando il tutto così: «Dal punto di vista economico non è la voce principale dei nostri ricavi». Microsoft pagherà dunque per trasformarsi nel contenitore ufficiale dei siti e delle news di Murdoch? E' ancora tutto da vedere. Nessuna delle due parti ha per ora rilasciato alcun commento. Anche se pochi giorni fa, rispondendo ad una domanda sul tema, Murdoch aveva definito improbabile che l'azienda di Redmond pagasse per garantirsi l'esclusività dei suoi contenuti online: «Se dovessero pagare tutti per tutto quello che inseriscono nel loro motore, non avrebbero nessun profitto». Pochi giorni dopo, però, la trattativa è cominciata.

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