Metti mi piace

15 giu 2009

Monsieur Arosio: l'italiano che compra Montecarlo


La sorpresa di monsieur Arosio
Milanese, 52 an­ni, commercialista. Conosciuto da pochi, ha un hotel da 250 milioni



ROQUEBRUNE (Francia) - Caccia a mister Tank. «L’italia­no Tank», dicono a Roquebru­ne, ha comprato un piccolo, suggestivo, preziosissimo pez­zo di costa francese. Costa Az­zurra per la precisione, proprio sulla punta di Cap Martin, un quarto d’ora d’auto dal confine italiano. Bar, ristorante, scogli e mistero sul prezzo. Pare sia una delle due sole spiagge private d’Oltralpe, l’altra è in Norman­dia. Ma risulta essere anche il padrone del Vista Palace, «quel­l’albergo là in alto»: 12mila me­tri quadrati, più 45mila di par­co a terrazze, appollaiato a 300 metri d’altezza, il mare sotto, Montecarlo a destra e Cap Mar­tin a sinistra. È l’oggetto di una delle più rilevanti operazioni immobiliari della zona. Si parla di 250 milioni, tutto compreso, anche rifare da zero la struttura con un progetto firmato da Nor­man Foster che attende (da pa­recchio tempo) il completamen­to dell’iter autorizzativo, ora, pare, alle battute finali.

Prima di infilarsi sui tornanti e salire al Vista Palace, si intra­vede una grande villa in ristrut­turazione, ma con i lavori fer­mi. Confina con la residenza di Domenico Dolce e Stefano Gab­bana. È la villa che Gianpiero Fiorani (Popolare Lodi) intestò a prestanome, quella in cui spe­se 200mila euro per l’ascensore e 160mila di giardiniere. È in vendita? Non si capisce, è un groviglio giudiziario. Però vie­ne fuori che tale Vincenzo Scan­durra (rivenditore di auto di lusso a Montecarlo) a cui Fiora­ni aveva ceduto (con opzione di riacquisto) il 45% della villa, è inseguito da una cartella esat­toriale del fisco italiano per la «modica» cifra di 22.205.306,01 euro. Saliamo verso il Vista Palace che, osservato dalla costa, è de­cisamente brutto. Ma la posizio­ne è spettacolare e dentro è un cinque stelle. Norman Foster avrà da lavorare. E mister Tank? Qui non c’è, è a Milano e non è un cognome ma una società. Anzi, è il fondo immobiliare Tank Re II, sede a due passi dal Duomo. L’ammi­nistratore delegato si chiama Bruno Arosio, milanese, 52 an­ni, commercialista, ex PriceWa­terhouse, consulente di azien­de e famiglie molto note come Seragnoli, Safilo, Bormioli, Trussardi, Sisal e altri.

È sua la maggioranza delle quote del fondo, come lui stes­so afferma, dopo che alcuni in­vestitori sono usciti e sono sta­ti liquidati. Insomma è di Aro­sio una delle proprietà più ric­che e coreografiche della Costa Azzurra, dietro la quale c’è un progetto che richiede investi­menti e partner. Per fare cosa? Metà hotel di lusso e metà ap­partamenti di super lusso, vale a dire un «Private Residence Club». Compri 5 settimane per trent’anni (costo indicativo in­torno ai 500mila euro) e hai tut­to quel che vuoi: per esempio maggiordomo fisso, elicottero, Ferrari per trotterellare in inco­gnito nel Principato e yacht in alternativa all’appartamento. Ma tra il sognare e il business c’è di mezzo la lira, come si dice­va una volta. Mister Aro­sio- Tank non aspetta altro che arrivi l’ultimo timbro della pre­fettura di Nizza, per far partire i lavori e cambiare i connotati al Vista Palace. «Non ho problemi a trovare investitori e, del re­sto, questo è il mio obiettivo e la ragione per cui la proprietà è in un fondo immobiliare. Ho già un’offerta scritta di un grup­po arabo che è pronto a entrare al 50% nell’operazione. E co­munque nessuna fretta: siamo senza debiti».
fonte

Nessun commento: