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27 giu 2009

Da San Francisco a New York I "camp" dei disoccupati hi-tech


Da San Francisco a New York
Si chiamano Laid-off camp. Si tengono in spiaggia ma non solo. E consentono di incontrare chi ha perso lavoro e chi lo cerca con i venture capitalist. In molti si trasformano da dipendenti in imprenditori



SAN FRANCISCO - Con gli Stati Uniti che si avviano a stabilire il record - oltre il 10 per cento - della disoccupazione dal dopoguerra e la California che li sorpassa con punte che superano l'11,5 per cento, è inevitabile che il settore dell'hi-tech sia destinato ad essere uno dei più colpiti. E se nella crisi precedente, quella che portò allo scoppio della bolla della cosidetta new economy, per fare fronte alla recessione i disoccupati di Silicon Valley si inventarono i Pink Slip Parties, le feste del licenziamento, questa volta tra i geek vanno di gran moda i campeggi dei disoccupati. Proprio così. Gli addetti ai lavori li chiamano Laid-off Camp.

A questi campeggi partecipano programmatori, sviluppatori, esperti di pubbliche relazioni, quadri medi aziendali e anche executives. Tutte persone che nelle estati scorse andavano ai Caraibi, in America Latina o sulle barriere coralline australiane ma che quest'anno fanno le vacanze in tenda nei pressi della propria città con gente che come loro è stata licenziata o che è in cerca di lavoro.

Lo scopo dei laid-off camp è quello di fare networking, ovvero di strappare un colloquio a uno dei tanti executive o imprenditori che relazioneranno sullo stato del loro settore durante le giornate del campeggio e casomai di ottenere un contratto di lavoro. L'obbiettivo dei laid-off camp infatti non è tanto quello di svagarsi, cosa del resto non irragionevole per gente che si trova improvvisamente sul lastrico e con un debito medio di 15 mila dollari da pagare in una miriade di rate mensili, ma sopratutto quello di formulare una strategia per trovare lavoro e imparare a valorizzare le capacità professionali dei partecipanti.

Nati a San Francisco per iniziativa di Chris Hutchins, dopo il licenziamento s'è ritrovato più che in strada in spiaggia (pare che il suo ufficio fosse a pochi passi dall'Embarcadero, il lungomare della città), i Laid-off Camp hanno uno scopo chiaro: trasformare un'esperienza negativa in un trampolino di lancio verso un nuovo tipo di rapporto con la crisi e il lavoro. "Un licenziamento è anche un'occasione per scoprire ciò che ci appassiona veramente", afferma Hutchins, "e non solo qual'è la nostra passione ma anche come utilizzarla per sostenersi economicamente".

Tra gli argomenti che si discutono in un laid-off camp ci possono essere cose come Principi Basilari della Startup, Networking per la Carriera, Gli strumenti del Freelancer, e How To Be a Yes Person in a No Economy. Tutti corsi che sottolinenano l'importanza di mettersi in proprio perché, ed è un dato confermato anche dallo Statistical Survey statunitense, in tempi di crisi molti licenziati finiscono col trasformarsi da dipendenti in imprenditori.

Le discussioni su come usare i social networks per costruire una presenza sul web e potenziare la proprio ricerca sono ovviamente all'ordine del giorno. Già, perché, a differenza dell'ultima crisi, l'esistenza di questi strumenti adesso permette a una persona di raggiungere mercati nei quali prima non sarebbe mai potuto arrivare.

Succede così che i campeggi (e non solo di quelli si tratta e perché il termine è inteso nella sua accezione più larga) offrono ai partecipanti anche la possibilità di trovare partner per le loro imprese e imparare a ridurre i costi delle loro attività, da quelle legate al lancio del loro lavoro, a quelle che hanno a che fare con il sostentamento personale. In questo senso uno degli strumenti più in uso tra i partecipanti è Mint, un sito che aiuta una persona ad analizzare i suoi flussi di cassa e capire come può ridurre le sue spese giornaliere. "A questo punto stiamo tutti cercando di eliminare gli sprechi", ha commentato Regina Gelfo, una ex dipendente di Current TV, il programma cable lanciato da Al Gore. "Lavorare con altra gente è un metodo sicuro per potenziare i propri sforzi".

Intanto i Laid-off Camp sono diventati il fenomeno da seguire di questa crisi. Da San Francisco, si sono diffusi a San Diego, New York, Boston, Seattle e Chicago. Dalla spiaggia poi si è passati anche ai centri per le conferenze, agli hotel e alle discoteche. Cambia lo scenario ma il canovaccio è sempre lo stesso: ci si incontra per discutere e passare un po' di tempo in buona compagnia. Se poi a questo aggiungiamo altrei momenti come le conferenze dei guru del self-help e le relazioni degli esperti del mercato del lavoro e della pianificazione finanziaria, il quadro si completa.

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