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30 apr 2009

Twitter: ti prendo e ti lascio subito



Troppo basso il tasso di fedeltà: dopo un mese è solo del 40 per cento
Secondo i dati Nielsen il successo a lungo termine del social-network non è soddisfacente



Barack Obama e Oprah Winfrey durante l'ultima campagna elettorale Usa. I due sono stati fra i più celebri utilizzatori di Twitter (Reuters)
Barack Obama e Oprah Winfrey durante l'ultima campagna elettorale Usa.
I due sono stati fra i più celebri utilizzatori di Twitter (Reuters)
MILANO - Twitter piace, e e ha saputo conquistare icone dello spettacolo e della politica americana. Eppure il suo fascino non è duraturo: secondo i dati di Nielsen Online, società specializzata nella misurazione del traffico Internet, gli utenti statunitensi del social network che ha fatto innamorare personaggi come Oprah Winfrey e Britney Spears sono infatti molto propensi ad abbandonarlo in breve tempo. In particolare il 60 per cento degli iscritti lo ha lasciato dopo appena un mese, disamorandosi tempestivamente dopo l'entusiasmo iniziale. Il tasso di fedeltà, dopo appena 30 giorni di utilizzo, è del 40 per cento.

UNO SU TRE – Le cifre a livello annuale sono ancor più significative: in un anno la piattaforma di microblogging è riuscita a trattenere solo 3 utenti su dieci. Come sostiene David Martin, vice presidente di ricerca primaria di Nielsen Online, il successo del servizio nato tre anni fa non è in discussione. Basta pensare ai 7 milioni di visite registrate a febbraio. Ma si tratta di un boom effimero se, dopo un mese, solo il 40 per cento continua a sfruttarlo. Per avere un termine di paragone siti di social networking come Facebook e MySpace hanno un tasso di fedeltà del 70 per cento.

EFFETTO OBAMA E OPRAH – Le adesioni alla piattaforma sono state moltissime negli ultimi mesi e all’effetto Twitter hanno certamente contribuito alcune iscrizioni famose, come quella di Obama, che ha utilizzato il microblogging in campagna elettorale, e Oprah Winfrey, che ha dedicato addirittura una puntata del suo popolare talk show al micro-social network, consacrando Twitter come fenomeno del momento. Eppure anche Oprah pare essersi stancata, riducendo sensibilmente il numero di tweet pubblicati sul proprio profilo. Insomma il popolare servizio dei 140 caratteri non ha ancora dimostrato di saper fidelizzare i propri clienti e questo, in un’ottica di lungo periodo, potrebbe essere un grande svantaggio. Alla lunga non bastano i testimonial d’eccezione.

Corriere

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