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18 mar 2011

Il New York Times segue Murdoch. Dal 28 marzo notizie su internet a pagamento

Il New York Times vara l'accesso a pagamento: sono gratuiti fino a venti articoli da leggere sul sito web, poi sarà necessario abbonarsi a partire da una spesa di 15 dollari (circa undici euro). È una scelta già annunciata la scorsa estate. I canadesi saranno i primi a sperimentare il cambiamento: negli Stati Uniti, invece, la transizione avverrà tra meno di due settimane, lunedi 28 marzo. Il quotidiano newyorkese è il più letto online con 31 milioni di visitatori unici a febbraio: adotta, dunque, il modello "meter" o "frequency", già seguito con successo dal Finacial Times. Ma ha elaborato un approccio più complesso nel perimetro dei contenuti gratuiti per chi naviga su internet.

Senza costi. Ogni mese i lettori online hanno venti accessi "free" al sito Nytimes.com: nel conteggio sono inclusi articoli, immagini, video, blog e altri progetti multimediali. Le pagine, dunque, saranno visibili attraverso il browser dagli schermi di computer, cellulari e tablet, digitando l'indirizzo web del quotidiano. Superata la soglia, gli utenti devono pagare. Ma possono ancora guardare senza spese la home page del Nytimes.com, le aperture di alcune sezioni tematiche (ad esempio, "politica") e le prime pagine dei blog, oltre agli annunci economici (classified). Inoltre, se scaricano l'applicazione per smartphone e tablet, hanno sempre la possibilità di entrare all'interno dell'area "top news". Nell'annuncio ufficiale il direttore Bill Keller sottolinea che saranno abilitati alla lettura online anche coloro che «arrivano attraverso link dai motori di ricerca, blog, social media come Facebook e twitter (…) anche se hanno raggiunto il loro limite mensile. Per alcuni motori di ricerca, gli utenti avranno una soglia giornaliera di link gratuiti». Nel caso di Google, per esempio, è fissata a cinque ogni giornata.

A pagamento. Chi supera il limite di venti link, invece, dovrà abbonarsi: sono previste tre sottoscrizioni che comprendono sempre il sito web del New York Times. Con una spesa di 15 dollari mensili, infatti, i lettori hanno accesso senza limiti attraverso l'edizione online e le applicazioni di iPhone, Blackberry e smartphone con il sistema operativo Android. Se versano cinque dollari in più, invece, possono sfogliare il sito web e l'applicazione per iPad. È incluso, inoltre, l'utilizzo della app per il browser Chrome e la versione "Times reader". Chi paga 35 dollari legge senza limiti qualsiasi edizione digitale. Resta esclusa la versione per l'ereader Kindle. Da giugno, inoltre, gli utenti potranno abbonarsi anche da iTunes con un acquisto all'interno dell'applicazione del New York Times ("in-app purchase").

Gli altri. Il Financial Times ha un modello "meter" più restrittivo del quotidiano newyorkese: abilita la lettura con registrazione gratuita fino a dieci articoli mensili, poi è necessario pagare. E l'anno scorso ha raggiunto un aumento degli abbonamenti del 50% rispetto al 2009, fino a 207mila utenti, come ha annunciato a gennaio l'amministratore delegato del gruppo Pearson, Marjorie Scardino. Il Wall Street Journal, invece, ha distinto due livelli: pubblica articoli gratuiti per tutti oppure a pagamento. Secondo il numero uno del gruppo Dow Jones, Les Hinton, sono 200mila i lettori che accedono da tablet con una sottoscrizione (in genere è inclusa nell'abbonamento anche l'edizione online). Il quotidiano inglese Times mostra su internet soltanto la sua home page: per leggere qualsiasi articolo è necessario versare almeno 1,50 euro.

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