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18 mar 2011

L'ultima ipotesi: un sarcofago di cemento per spegnere i reattori di Fukushima

A una settimana dal terremoto/tsunami che ha sconvolto il Giappone continuano senza sosta i tentativi di raffreddamento dei reattori danneggiati della centrale di Fukushima. Dopo essere stati costretti a rinunciare all'uso degli elicotteri, per l'alta radioattività che si sprigiona, le autorità hanno schierato circa 20 camion dei pompieri. Con questi mezzi hanno ripreso a tentare di raffreddare i reattori con i cannoni ad acqua. In particolare i vigili del fuoco e i militari si stanno concentrando sul numero 3, considerato il più pericoloso perche è alimentato dalla miscela di ossido di uranio e di plutonio.

L'operazione che va avanti da molti giorni non pare però ottenere i risultati sperati tanto che l'Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare non esclude l'ipotesi di chiudere i reattori atomici danneggiati in sarcofaghi di cemento armato e di seppellirli, come fu fatto con quello di Cernobyl. Nel frattempo i tecnici giapponesi sperano di riuscire entro oggi a rimettere parzialmente in funzione il sistema elettrico della centrale per accelerare le operazioni di raffreddamento. Da ieri, il livello di radioattività nella centrale è sceso solo marginalmente. Il vento sulla centrale soffia verso il Pacifico e non c' è pericolo immediato per l'area urbana di Tokyo, 240 km a sud dell'impianto.


Il presidente americano Barack Obama ha affermato che non ci sono pericoli neanche per la costa occidentale degli Usa, dove 450 esperti nucleari militari sono pronti ad aiutare quelli giapponesi se necessario. Intanto nove militari sono già in Giappone per valutare i rischi di contaminazione radioattiva e la eventuale necessità di rinforzi. 
Oggi tornerà in patria il direttore generale dell'Aiea - l'Agenzia dell'Onu per l'energia atomica - il giapponese Yukiya Amano, che discuterà della crisi col premier Naoto Kan.

Il numero di vittime del terremoto supera quello di Kobe 
Il numero delle vittime confermate del terremoto 6.539 ha superato quello delle vittime del sisma di Kobe del 1995, nel quale persero la vita 6.434 persone. I dispersi sono più di 10.000 e si teme che ilbilancio finale possa superare le 20.000 vittime.

Honda ancora stop alla produzione 
L'azienda automobilistica Honda ha annunciato che estenderà dal 20 al 23 marzo la sospensione della produzione di auto.

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