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22 feb 2011

Venezia, in auto sul ponte di Calatrava

Tutto è successo poco prima dell'alba, e quando i quattro giovani di Jesolo - due ragazzi e due ragazze, tutti di 23 anni - sono tornati, hanno trovato ad attenderli gli agenti della polizia, che li hanno portati in questura perché spiegassero le ragioni di un gesto del genere.

Secondo una prima ricostruzione, i quattro, arrivati in piazzale Roma a bordo di una Volkswagen Polo di colore grigio, di proprietà del padre di uno dei due ragazzi, hanno pensato bene di superare il ponte ideato da Calatrava e, dopo essere passati davanti al piazzale della stazione ferroviaria, si sono fermati nel primo grande "campo" veneziano che hanno trovato.

In seguito, quando ha visto gli agenti, il conducente della Polo ha buttato in un canale le chiavi della macchina (pensando forse di sfuggire alle sue responsabilità), così si è anche dovuto attendere l'arrivo del padre con un secondo mazzo, per riuscire a spostare di qualche metro il mezzo e caricarlo su un pontone della polizia Municipale.

L'esame medico ha riscontrato nel giovane un altro tasso alcolico nel sangue: nel suo gesto di passare con la Polo il ponte ideato da Santiago Calatrava non ci sarebbe stata la volontà di fare «una bravata», ma solo un impulso dettato dai fumi dell'alcol.

Fulvio Della Rocca, questore di Venezia, ha detto che nei confronti dei quattro giovani saranno presi «provvedimenti drastici», mentre il sindaco della città, Giorgio Orsoni, ha annunciato che si penserà a modi per impedire che atti del genere si possano ripetere: «Faremo in modo - ha detto il primo cittadino - che non si ripetano fatti del genere». Non è escluso, dunque, che possano essere sistemati alcuni dissuasori per impedire il passaggio dei mezzi dalla strada all'accesso del ponte ideato da Calatrava.

Il sindaco, infine, ha spiegato che le prime verifiche non hanno evidenziato particolari danni alla struttura: è stato, ha detto, «un ulteriore collaudo per il ponte».

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