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20 feb 2011

Tutti soddisfatti, si parla di Morandi bis ma continua la polemica sulla satira

Il direttore di RaiUno Mazza parla di coinvolgere il cantante-conduttore per l'anno prossimo. L'interessato: "Solo uno in Italia dice 'ghe pensi mi'. Non sono un presentatore". Il consigliere d'amministrazione Verro vuole portare in cda la questione della par condicio


Tutti soddisfatti, si parla di Morandi bis ma continua la polemica sulla satira

Morandi e Vecchioni

SANREMO - Dalle dichiarazioni del giorno dopo emerge grande soddisfazione. E non potrebbe essere altrimenti, al termine di unfestival premiato dagli ascolti e vinto dalla qualità di Roberto Vecchioni e Raphael Gualazzi. Anche se le polemiche di natura politica sulla satira di Luca e Paolo non sono state spazzate via, anzi c'è chi vorrebbe portarle al cda Rai.

E' soddisfatto il direttore di RaiUno Mauro Mazza, che ringrazia in modo particolare il conduttore e conferma le voci secondo cui è già in cantiere il Morandi bis: "Grazie Gianni, ti romperemo ancora le scatole. Da domani cercheremo una forma di coinvolgimento per il prossimo anno". Mazza sottolinea che del "festival 2011 resta la qualità delle canzoni, oggettivamente alta. E che sia per i giovani sia per la canzoni vincitrice, tutte le componenti che hanno partecipato al voto si sono trovate d'accordo, il che a Sanremo non è un fatto consueto, non ricordo da quanto tempo non avveniva. Anche il televoto si è espresso nella stessa direzione del voto competente". "Ci sono stati momenti di dialettica anche vivace - conclude il direttore di RaiUno - ma tutto porta all'unificazione, a un'unita superiore. E' stato un mosaico ben riuscito. E gli ascolti confortano la scelta fatta".

Da parte sua, Morandi già prova nostalgia. "Sono contento di aver fatto il Festival - afferma - non pensavamo di raggiungere i risultati dell'anno scorso, alla fine è andata bene. Sentirò la mancanza dei miei compagni di viaggio. Sono stati sei mesi di gran lavoro, e adesso cosa facciamo? Mi mancherà questa squadra, le 14 ore di lavoro, con Mazzi che mi martellava. Mi piace il senso della squadra, come è stato per il Bologna calcio, con alcune persone che hanno salvato la società e tutta la città si è mossa e c'è una condivisione".

Riguardo all'ipotesi del Morandi bis, il cantante-conduttore si schernisce: "C'è solo uno in Italia che dice 'ghe pensi mi'. Io no, io dico che conta la squadra...". Sottolineando ancora una volta lo slogan che lo ha animato in questa avventura sanremese ("Stiamo tutti uniti"), continua: "Non sono un presentatore, non ne ho le forme e le capacità. Sono un cantante che quest'anno ha voluto dare un contributo a costruire questo Sanremo. Senza telecomando non vado". Per Morandi quella di Mazza è una battuta. Ma il direttore di RaiUno non scherza: "Non era una battuta, ne parleremo".

Nella conferenza stampa conlcusiva ci scappano anche le lacrime di Belen: "Piango perché ho tante emozioni
dentro. E poi oggi i miei genitori sono tornati in Argentina", spiega la showgirl.

Soddisfattissimi Luca e Paolo, vera rivelazione di questo festival, che ringraziano tutto lo staff. "L'idea dei colbacchi ci è venuta alle 18.15 - raccontano - La sartoria ha fatto quei colbacchi in mezz'ora. Ci sono persone dietro il palco che hanno fatto miracoli. Questo è un valore che ha la Rai, che si deve tenere ben stretto. Sono loro che hanno condotto il festival. Noi abbiamo fatto qualche casino, loro li hanno tappati tutti". 

Mazza torna anche sul caso scoppiato sabato pomeriggio quando un consulente di RaiTrade ha rivelato i risultati parziali del televoto ("E' in testa Vecchioni). "E' stata una gaffe, non un complotto - dice Mazza - Non c'è nessuna conseguenza, è stato tutto accertato in tempo reale dagli osservatori dei consumatori. Si vedrà se e come conservare il televoto il prossimo anno, queste leggerezze sono tipiche di una fase di transizione". E il direttore artistico del festival, Gianmarco Mazzi si è scusato "per la reazione di ieri un po' sopra le righe".

Satira e par condicio. I risultati del festival non bastano ad accantonare le polemiche. Ieri il consigliere d'amministrazione Rai Antonio Verro aveva criticato i "piccoli eccessi e cadutedi stile" della satira politica richiamando il direttore artistico Mazzi alla tutela dei "valori che il Servizio Pubblico è chiamato ad esprimere". E oggi, dopo che nella serata finale il duo gli ha fatto omaggio di un mazzo di fiori, annuncia: "Il direttore generale mi ha dato rassicurazioni sul fatto che le questioni che in questi giorni hanno interessato la direzione artistica del Festival verranno portate all'attenzione del prossimo consiglio di amministrazione".

"Certo, l'ho saputo e mi sembra giusto - replica il direttore artistico Mazzi - Non c'è posto migliore del Cda Rai per festeggiare gli straordinari risultati artistici e d'ascolto di questo grande festival nell'anno del 150° anniversario dell'Unità d'Italia".

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