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20 feb 2011

Trichet: alzare i salari? Sarebbe stupido "Da proteste Nordafrica rischi economici"

All'indomani del G20, il presidente della Bce conferma l'intransigenza di Francoforte sull'inflazione. "Rischi per l'economia globale anche dai movimenti nei paesi arabi"

ROMA - Salari più alti e maggiore democrazia nei paesi arabi possono sembrare al profano elementi positivi, ma per l'economia non lo sono. Parola di Jean-Claude Trichet, presidente della Banca centrale europea. Intervistato dalla radio francese Europe 1 all'indomani del vertice del G20 svoltosi a Parigi, Trichet mette in guarda l'Europa dai pericoli che una crescita degli stipendi e i movimenti popolari del Medioriente rappresentano per l'economia globale. 

L'aumento dei salari, ha spiegato il numero uno della Bce, sarebbe "l'ultimo errore, la cosa più stupida da fare" in Europa per la lotta contro la disoccupazione. "Noi non possiamo nulla contro l'aumento immediato del petrolio e delle materie prime, ma dobbiamo evitare 'l'effetto di secondo giro', ovvero l'aumento degli altri costi compresi i salari", ha precisato Trichet confermando che l'inflazione per l'istituto di Francoforte rimane la principale minaccia all'uscita dalla crisi. Il presidente l'ha definita "un'imposta sui più poveri", la cui lotta resta "la costante priorità" della Banca centrale europea.

Nell'intervista Trichet ha sottolineato che anche le proteste dei civili nei paesi arabi possono rappresentare dei rischi per l'economia globale. "Come Bce non ho un giudizio sui movimenti popolari nei Paesi arabi", ha spiegato, "ma è sicuro che questi potrebbero sul piano mondiale avere un effetto geopolitico ma anche economico". Le proteste, ha aggiunto Trichet, "si inseriscono anche in un momento in cui sussistono minacce per l'economia da parte dei prezzi del petrolio e delle materie prime".

Quanto alla riduzione dei deficit pubblici, il presidente della Bce ha precisato che non è "un'ossessione, è una necessita". "Se non sono mantenuti i rating del credito dei governi, i cittadini perderanno la fiducia". "Questo - ha concluso - è essenziale per creare posti di lavoro, e per i risparmiatori, sia a livello nazionale sia internazionale".

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