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11 dic 2010

Parentopoli, pm convoca i dirigenti A Roma scoppia anche il caso Acea

Il sindaco della Capitale: "Non esiste un caso Roma. Se ci sono responsabilità mie, pagherò io. Tutti quelli che hanno responsabilità dovranno pagare"


ROMA - Si assume un impegno: "Se ci sono responsabilità mie, pagherò io. Tutti quelli che hanno responsabilità dovranno pagare". Gianni Alemanno, sotto una selva di microfoni, dopo un'ora di conferenza stampa in Campidoglio, prova a parare i colpi di un'inchiesta che, nata su Repubblica, ha prodotto finora l'apertura di due fascicoli dalla Procura per abuso d'ufficio, un'indagine della Corte dei Conti, un'inchiesta interna ad Atac (che, insieme ad Ama, è l'azienda municipalizzata finita nel ciclone per complessive 2500 assunzioni "facili" negli ultimi tre anni) e una commissione comunale ad hoc che stilerà un codice etico per concorsi e assunzioni "in Campidoglio e nelle realtà controllate". Chi sta muovendo i primi passi è la Procura: nei prossimi giorni convocherà dirigenti e funzionari di Atac e Ama ma anche chi ha gestito le pratiche di assunzione, per verificare se esistono anomalie procedurali. "Abbiamo offerto massima collaborazione", assicura Alemanno. Che però se la prende con "una montatura mediatica sproporzionata per vicende che sono gravi ma che non meritavano le prime pagine dei giornali nazionali". Adombra il sospetto che "tutte queste attenzioni siano legate a voci sui miei impegni di carattere nazionale che smentisco. Voglio fare il sindaco fino a quando lo vorranno i cittadini".

Per Alemanno "non esiste un caso Roma". Rigetta il

termine "Parentopoli". Eppure, dopo le assunzioni in Atac e Ama di parenti, amici, mogli e segretarie legate in vario modo a politici locali e nazionali (perlopiù targati centrodestra) si apre un nuovo fronte: l'Acea. Nell'azienda municipalizzata e quotata in borsa, il costo del personale nel 2009 è cresciuto di 65 milioni di euro rispetto al biennio precedente. Negli ultimi due anni ci sono state 600 nuove assunzioni, di cui 343 a tempo indeterminato. E anche qui spuntano nomi legati a politici. Come quello di Alessandra Sabatini, cognata del deputato ex An ora Pdl, Fabio Rampelli, (distaccata presso il gruppo del Pdl regionale), di Ranieri Mamalchi, ex capo segreteria di Alemanno all'Agricoltura, di Pier Guido Cavallina, ex portavoce di Francesco Storace alla Sanità e di Salvo Buzzanca, ex capo ufficio stampa dell'Acer, approdato in Acea col suo ex capo Giancarlo Cremonesi ora alla guida dell'azienda.

Di Acea, Alemanno non parla. L'attenzione del Comune si concentra su Atac e Ama, dove sulle 2500 assunzioni degli ultimi anni, Alemanno individua 85 "casi sospetti: 67 facenti capo a politici, 18 a sindacalisti". Di circa 400 assunzioni a chiamata diretta parla, invece, Maurizio Basile, nuovo ad di Atac, ieri a colloquio col procuratore capo di Roma Giovanni Ferrara. Per Alemanno, però, queste notizie "appartengono alla fisiologia del meccanismo delle assunzioni nel pubblico impiego in Italia". Per il passato non mette "la mano sul fuoco". Ma assicura: "Da oggi si cambia".

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