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6 dic 2010

Disastro del Concorde a Parigi: punita con due multe la Continental Airlines

L'INCIDENTE CHE COINVOLSE L'AEREO DELL'AIR FRANCE NEL 2000, COSTÒ LA VITA A 113 PERSONE

Il tribunale ha condannato al carcere anche alcuni dipendenti della compagnia Usa

Un'immagine del disastro del Concorde, avvenuto a Parigi nel 2000 (Epa)
Un'immagine del disastro del Concorde, avvenuto a Parigi nel 2000 (Epa)
MILANO - Un tribunale francese ha stabilito che la compagnia aerea Continental è «penalmente responsabile» del disastro del Concorde, l'incidente in cui fu coinvolto l'aereo dell'Air France, in cui nel 2000 a Parigi morirono 113 persone . La compagnia aerea statunitense è stata condannata a pagare una multa di 200mila euro come risarcimento alle vittime e di un milione di euro come risarcimento all'Air France.

RESPONSABILITA' PENALE - La responsabilità penale per «omicidio e lesioni involontari» è stata attribuita alla Continental Airlines che dovrà pagare un'ammenda di 200mila euro mentre un suo meccanico, John Taylor, è stato condannato a 15 mesi con la condizionale. Ma ora la compagnia rischia di ora rischia anche di sborsare decine se non centinaia di milioni di euro per le richieste di risarcimenti in sede civile. Sul piano della responsabilità civile, però, la corte di Pontoise ha chiamato in causa anche il consorzio europeo Eads, accusato di negligenza nei controlli di sicurezza sul velivolo franco-britannico e condannato a pagare il 30% dei danni.

L'INCIDENTE - Dopo più di 10 anni di indagini e tre mesi e mezzo di audizioni, la corte di Pontoise ha stabilito infatti che l'incidente, che accelerò il pensionamento dell'aereo più veloce nella storia dell'aviazione commerciale, fu causato da un frammento al titanio lasciato cadere sulla pista da un Dc10 della Continental, metallo che perforò le gomme del Concorde in fase di decollo. Il montaggio del pezzo che poi si staccò, non era stato autorizzato dall'ente federale per l'aviazione civile statunitense. Al momento della partenza dato che l'apparecchio aveva già superato la V1 (il punto di non ritorno oltre il quale è necessario lasciare la pista) il comandante cercò di effettuare ugualmente il decollo: la successiva perdita di potenza dei motori fece sì che il supersonico si schiantasse poco dopo contro un hotel, provocando la morte delle 109 persone a bordo e di altre quattro che si trovavano nell'edificio.
La compagnia Usa aveva invece sempre sostenuto che il Concorde era già in fiamme quando urtò il frammento.

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