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6 dic 2010

Atac, il club delle segretarie dei politici

Dopo mogli, figli e nipoti i casi delle ex assistenti di Giorgio Simeoni e Antonio Tajani del Pdl

(Foto Ansa)
(Foto Ansa)
ROMA - Atac, il capolinea delle segretarie. Sia di politici sia di sindacalisti. Il percorso, più o meno, è simile per tutte: anni, o mesi, di collaborazione con personaggi influenti e poi — oplà — si spalancano le porte di viale Ostiense. In questo senso, la segretaria dell'assessore alla Mobilità Sergio Marchi (Loredana Adiutori, passata in Atac dopo una lunga carriera nella pubblica amministrazione) e quella del segretario della Fit Cisl Roma e Lazio Alberto Chiricozzi (Francesca Roiate), sono in buona compagnia. Non sempre è dato sapere cosa fanno adesso in azienda, ma di sicuro si sa cosa facevano prima.

La «Parentopoli» in Atac (854 assunzioni a chiamata diretta negli ultimi due anni), finita in un'inchiesta della Procura per abuso d'ufficio, si arricchisce dunque di un nuovo tipo di legame. Non solo mogli, cugini, fratelli, figli, o direttamente esponenti politici: tra i beneficiari del «posto fisso» nella municipalizzata del Campidoglio, adesso, ci sono anche le ormai ex segretarie. Il «metodo» è identico ad altri casi già noti. Ci sono quelle — come l'assistente personale dell'ex ministro Claudio Scajola, Fabiana Santini — che diventano assessori regionali. E altre che, più modestamente, trovano un posto di lavoro all'Atac, dove una scrivania e un computer, a quanto pare, non si negano quasi a nessuno. L'importante, al di là delle formali procedure di selezione, è che il tramite sia la politica.

(Foto Ansa)
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È il caso di Michela Martucci, nata a Roma il 5 febbraio '77, ex assistente di Giorgio Simeoni, l'ex vicepresidente alla Pisana con Francesco Storace eletto nel 2008 alla Camera (fa parte, sarà senza dubbio una coincidenza, della commissione Trasporti). La Martucci, mora, capelli lunghi, appassionata di viaggi tra Capri e la Sardegna, frequentatrice del «Sofia» — la stessa discoteca dove è un habitué Gianni Sammarco, coordinatore romano del Pdl— è stata candidata per il Pdl al V Municipio nel 2008, senza risultare eletta, e ha fatto parte dei giovani Pdl. Da Montecitorio, in qualche modo, è finita in Atac.

Simeoni nega di averla «raccomandata»: «Ha lavorato per me una vita fa, è una persona seria e io certamente non ho dato alcuna indicazione sul suo nome, né l'ho segnalata». Sicuramente, nessuno ha segnalato che all'azienda servivano gli autisti. E infatti nel 2010 ne sono stati presi pochissimi: stando ai dati della terza trimestrale dell'azienda 2 sono state le assunzioni, contro le 123 «cessazioni» (tra pensionamenti e uscite varie). Sulle ex segretarie mancano dati ufficiali. Ma, oltre alle già citate, ha trovato un posto in azienda anche Emanuela Gentili, classe '74, una figlia di un anno. Lei è stata l'assistente parlamentare di Antonio Tajani, figura di spicco del Pdl: in Atac, esattamente nell'Area relazioni industriali, Gentili entra nell'ottobre 2009. Nella stessa selezione della Martucci, pure lei con un passato da assistente a un politico Pdl. Chissà se, per arrivare alla «selezione», hanno preso lo stesso autobus.

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