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6 dic 2010

Record per la benzina verde oltre 1,45, massimo da due anni

CARBURANTI

Il diesel fa registrare punte oltre 1,33 euro al litro, sempre al top da ottobre 2008. Le associazioni dei consumatori: "Servono misure per contrastare la speculazione"

ROMA - Carburanti record con la "verde" oltre 1,45 euro al litro, massimo da oltre due anni. Emerge dal monitoraggio di Quotidiano Energia. Dopo i rialzi del fine settimana per Eni (2 centesimi di aumento per benzina e diesel), Tamoil (+1 centesimo per entrambi), TotalErg ed Esso (+0,5), oggi la media nazionale dei prezzi particati della benzina (in modalità servito) va da 1,432 euro/litro negli impianti Esso a 1,453 della Tamoil (livello mai toccato da settembre 2008). Le no-logo sono a 1,380. Per il diesel siamo con punte oltre 1,33 euro/litro, sempre al top da ottobre 2008. No-logo a 1,249 euro/litro.

Al Sud, dove la concorrenza è meno pronunciata, si registrano massimi di 1,460 per la benzina e 1,340 per il diesel. Ma il monitoraggio di QE segnala in alcune regioni come Puglia e Campania, per la benzina servita, quota 1,50. Il prezzo medio praticato del gpl infine si posiziona tra 0,708 euro/litro dei punti vendita Esso e 0,721 di Q8. (0,693 no-logo).

Le proteste dei consumatori. Poco dopo la diffusione dei dati, Adusbef e Federconsumatori diffondono una nota congiunta in cui denunciano che i prezzi dei carburanti "tornano a volare, alla velocità della luce" e fanno presente che "per trovare prezzi simili bisogna risalire alla 'stagione calda' del petrolio, vale a dire quando, nel 2008, il costo del greggio aveva superato quota 100 dollari al barile". Per l'esattezza, rilevano le due associazioni dei consumatori, "la benzina era venduta
a questo prezzo all'inizio 
di settembre 2008, quando il petrolio si trovava a 118 dollari al barile. Oggi, il costo della materia prima si attesta a 89,35 dollari al barile, come è possibile che il carburante abbia lo stesso prezzo? E' pur vero che l'euro ha perso terreno rispetto al dollaro, con una svalutazione della nostra moneta di circa il 9% rispetto alla prima settimana di settembre 2008, ma, in ogni caso, dai precisi calcoli dell'Onf-Osservatorio Nazionale Federconsumatori appare evidente che la benzina si dovrebbe attestare ad almeno 7-8 centesimi in meno rispetto al prezzo a cui viene venduta oggi".

"Così facendo questo sovrapprezzo comporta pesanti ricadute per gli automobilisti, pari a 96 euro annui per costi diretti e 83 euro per costi indiretti", sottolineano Rosario Trefiletti e Elio Lannutti, i presidenti di Federconsumatori e Adusbef. Per questo, aggiungono, "torniamo a ribadire l'urgenza di misure e provvedimenti che contrastino efficacemente ogni volontà speculativa in questo settore, a partire dall'applicazione del protocollo sottoscritto con la filiera petrolifera, in particolare la Commissione Istituzionale sulla doppia velocità dei prezzi; la razionalizzazione della rete e l'apertura alla vendita attraverso il canale della grande distribuzione; il blocco settimanale degli aumenti".

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