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8 nov 2010

Sarah, sentiti otto nuovi testimoni

Difesa Sabrina: "Aprono piste diverse"

Per Sabrina Misseri sarà una settimana decisiva. Martedì la giovane, accusata dal padre Michele di aver uccisoSarah Scazzi, sua cugina, sarà davanti ai giudici del Riesame che dovranno decidere se tenerla in carcere o ridarle la libertà. Gli avvocati di Sabrina, Vito Russo ed Emilia Velletri, hanno annunciato una nuova linea difensiva incentrata su otto testimonianze che aprirebbero la strada "a piste alternative".

Dal loro racconto emergerebbero dettagli che potrebbero chiamare in causa nuove persone con un ruolo soprattutto nella fase di occultamento del cadavere di Sarah. La difesa punterà poi sulla presunta arma del delitto. "Dopo il delitto Sabrina avrebbe avuto molto tempo per far sparire tutto, se davvero fosse colpevole", hanno detto gli avvocati al Corriere della Sera. "I tempi, poi, sono troppo stretti". Secondo la ricostruzione dei fatti, la ragazza avrebbe fatto tutto in meno di sette minuti. "Come avrebbe potuto?", si chiedono Russo e Velletri. 

Michele accusato di violenza sessuale 
A Michele Misseri, reo confesso dell'omicidio della nipote Sarah Scazzi, la procura della Repubblica di Taranto contesta, oltre ai reati di omicidio, occultamento e vilipendio di cadavere, anche il reato di violenza sessuale, per le presunte molestie di cui si sarebbe reso responsabile nei confronti della quindicenne. Lo si legge nel verbale di sequestro delle 49 cinture d'abbigliamento portate via dai carabinieri da casa Misseri per individuare l'arma con la quale Sarah sarebbe stata strangolata. Misseri aveva confermato davanti ai giudici di aver tentato un approccio sessuale con la nipote.

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