Emilio Fede si sfoga sul numero di Chi, in edicola. Il tema è quello delle escort (Nadia Macrì e Patrizia D’Addario) e delle minorenni (Ruby Rubacuori) che hanno (pare) fatto compagnia al premier Silvio Berlusconi. Sentiamo cosa dice:
“Se escort e papponi pagassero le tasse, eviteremmo casi come Ruby e la D’Addario. Non mi va giù che la stampa mi abbia dato dell’indagato, senza che io abbia mai ricevuto un avviso di garanzia, che alcuni giornalisti si sveglino la mattina e facciano colazione con le veline a orologeria che arrivano direttamente dalla procura, che Gianfranco Fini sia stato indagato e poi archiviato nel giro di 24 ore e che la notizia si sia persa chissà in quali corridoi. (…) Quando una persona, come quella tale Nadia Macrì, dichiara che, per mantenersi, fa la escort. Allora io mi chiedo: ma le tasse, su quei soldi guadagnati illegalmente, le paga? I papponi, che gestiscono le prostitute, pagano le tasse? Avanzerei una proposta di legge efficace. Così la prossima volta non ci saranno dubbi sul lavoro che fa Ruby o chi per essa. (…) Silvio è un uomo generoso. Generoso anche nelle sue esternazioni. Quando dice di amare le donne, si scatena un putiferio. Ma nessuno sa che lui parla di tutte le donne. In primis, di sua madre Rosa, l’unica donna della sua vita”.
La fedeltà di Emilio verso il suo Silvio è commovente. Voi che pensate di questa storia? Da che parte state?
Nessun commento:
Posta un commento