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9 nov 2010

Miniaeroporti a rischio chiusura

Scali a rischio in Italia
Lampedusa, pur appartenendo geograficamente all’Africa, è il punto più a sud dello Stato italiano. È un minuscolo paradiso naturale con scogliere spettacolari e un clima da sogno. L’isoletta non ha voluto farsi mancare il suo aeroporto, con una pista larga 45 metri e lunga 1.800, cioè un sesto della lunghezza totale di Lampedusa, pari a 12 chilometri (3 chilometri invece la larghezza). D’inverno i 6.166 residenti dell’isola sono serviti da 34 voli di linea a settimana: quattro voli al giorno (due atterraggi e due decolli) che la collegano con Palermo e sei a settimana con Catania.

IL CROLLO DEI PASSEGGERI - Più intenso il traffico estivo, grazie soprattutto all’arrivo di turisti per le vacanze. Con un totale di 3.651 aerei che transitano dallo scalo isolano nell’arco di 12 mesi. Ma un numero di passeggeri che, secondo i dati Enac aggiornati al 31 maggio 2010, nel tempo sono diminuiti scendendo dai 205.903 del 2005 ai 196.604 del 2006 e ai 188.708 del 2007, tutti partiti o decollati dall’unica pista dell’aeroporto.

24 AEROPORTI DI TROPPO - Non a caso le società Nomisma, One Works e Kpmg, su commissione dell’Enac, hanno messo a punto un documento per la riorganizzazione del sistema aereo nazionale. Che dopo avere studiato il problema sotto tutti i punti di vista, giunge a una conclusione: in Italia ci sono 24 aeroporti di troppo. Cioè, per l’esattezza Aosta, Cuneo, Albenga, Bolzano, Brescia, Parma, Forlì, Rimini, Ancona, Siena, Elba, Grosseto, Perugia, Pescara, Roma Ciampino, Foggia, Salerno, Taranto, Crotone, Reggio Calabria, Comiso, Pantelleria e Tortoli. Piste senza passeggeri - a Siena ne transitano non più di mille l'anno - o con scarse potenzialità di crescita come Ciampino. Che riceve ogni anno dallo Stato circa 2,5 milioni di euro di sovvenzioni, senza di cui non potrebbe sopravvivere. Secondo la ricerca voluta dall’Enac, ciascun aeroporto necessiterebbe di un traffico minimo di 500mila persone l'anno per sperare di arrivare all'equilibrio economico.

CONFRONTO CON L’EUROPA – Mentre secondo una ricerca dell’università Bocconi, che ha messo a confronto Italia, Spagna, Germania, Francia e Inghilterra, il nostro è il Paese con il sistema aeroportuale più frammentato. L’Italia è ultima per quanto riguarda le quote di mercato del suo aeroporto più grande (Fiumicino), ma prima per quanto riguarda la quota di quelli secondari, da cui parte il 50% dei voli, contro il 32% dell’Inghilterra.

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