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9 nov 2010

Frattini: Ue tolga obbligo visti ingresso anche a Turchia


Dopo l'annunciata revoca dei visti di ingresso per i cittadini di Bosnia e Albania, la Ue faccia lo stesso con la Turchia, che è un paese candidato all'ingresso nell'Unione.Continua a leggere questa notizia


Lo ha detto oggi il ministro degli Esteri Franco Frattini in una conferenza stampa congiunta con l'omologo turco, Ahmet Davutoglu.

"La mia opinione è che la Turchia meriti di avere il prima possibile un regime di liberalizzazione dei visti, purché firmi un accordo per la riammissione degli immigrati illegali", ha detto Frattini.

I ministri dell'Interno Ue -- assente l'italiano Roberto Maroni -- hanno annunciato ieri a Bruxelles che da dicembre elimineranno i visti per i viaggiatori provenienti da Albania e Bosnia, allo scopo di incoraggiare le riforme democratiche negli stati balcanici.

"La strategia europea prevede di avere sul tavolo due proposte di accordo. Una per la liberalizzazione dei visti e l'altra per il rimpatrio dei clandestini. La Turchia è pronta a firmare quest'ultimo, pertanto mi sembra che sia giunto il momento di iniziare quanto prima la trattativa per eliminare i visti", ha detto il ministro italiano.

"L'aspirazione della Turchia è assolutamente legittima, tanto più che è un paese ufficialmente candidato alla Ue; non lo sono invece Bosnia e Albania".

Alcuni paesi Ue dubitano che Bosnia e Albania, che hanno presentato domanda di ingresso nell'Unione, possano fronteggiare validamente i problemi dell'immigrazione illegale e del traffico di droga, a causa di istituzioni deboli e della corruzione.

Queste preoccupazioni sono aumentate dopo un allentamento delle restrizioni sui visti per i cittadini di Serbia, Montenegro e Macedonia lo scorso anno, che ha portato ad un aumento delle richieste di asilo politico nella Ue per i tre stati balcanici.

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