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5 feb 2010

Vive con la Ferrari in salotto. Al 2 piano

LA STORIA RACCONTATA DAL L..A. TIMES. ORA LA SUA CASA È META DI PELLEGRINAGGIO DI CURIOSI

Eccentrico designer ha costruito uno speciale ponte per parcheggiare in casa. Ma i vicini: deturpa l'ambiente

Il designer con la Ferrari in saloto (foto Ricardo DeAratanha / Los Angeles Times)
Il designer con la Ferrari in saloto (foto Ricardo DeAratanha / Los Angeles Times)
WASHINGTON – Olger Schubert è così innamorato della sua Ferrari che la tiene nel proprio salotto, tra dipinti libri e mobili eleganti, un adattamento premiato dalla rivista Architectural digest, la bibbia dello arredamento, come il più bel garage d’America. E poiché abita al secondo piano di un palazzo di Brentwood, a Los Angeles presso Hollywood, ha fatto costruire un ponte lungo oltre tre metri tra il salotto e la vicina strada, che corre all’altezza del primo piano, in modo da potere uscire sulla sua Ferrari.

Schubert, un disegnatore di 43 anni, ha impiegato un quinquennio e ha speso 1 milione e mezzo di dollari per realizzare questo sogno. Ma poco dopo che ci è riuscito, i coinquilini e i vicini di casa si sono ribellati, accusandolo di deturpare il paesaggio e minacciare la circolazione. Invano Schubert ha protestato di avere ottenuto 18 permessi dal comune di Los Angeles. Il comune ci ha ripensato e gli ha ordinato di abbattere il suo ponte.

La Ferrari in questione è una 512 BBi “boxer” dell’84, di colore grigio, a cui il disegnatore diede la caccia per 11 anni. Un pezzo da collezionista visibile dalla strada poco sottostante, la Tigertail (Coda di tigre), una delle più esclusive del quartiere di Brentwood, dove abitò O.J. Simpson, l’ex campione di football americano accusato - ma assolto – dell’assassinio della moglie nel ’94. Schubert la tiene come un gioiello, e la sfoggia solo a fine settimana, guidando lungo la costa del Pacifico. Ha dichiarato di non capire il risentimento dei coinquilini e dei vicini: «Forse li ha disturbati il fatto che per modificare l’appartamento e costruire il ponte, a 5 metri di altezza sul terreno, io abbia impiegato tanti anni». Ma William Burnside, il leader del gruppo che ha smosso il comune, ribatte che è questione di ambiente e sicurezza: «Schubert fece abbattere il garage che aveva a sua disposizione al pianterreno per potere andare a dormire e svegliarsi con la sua Ferrari».

Il disegnatore si è rivolto a un avvocato per bloccare l’ordinanza del comune. Ma nel frattempo, ilLos Angeles Times ha messo la vicenda in prima pagina, la Tigertail è stata invasa da curiosi che occhieggiano la Ferrari da distante e la polizia municipale si è vista costretta a inviare un vigile a dirigere il traffico. Una «love story» che Schubert spera ancora di portare a lieto fine con il supporto di Architectural digest, che incoraggia questo tipo di garage per auto considerate opere d’arte, e di varie associazioni di proprietari di Ferrari. In America ve ne sono una decina, vere e proprie «lobbies» che tengono mostre e conferenze annuali, e che hanno un forte seguito popolare.

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