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11 gen 2010

La Coca Colla

SARÀ COMMERCIALIZZATA TRA QUATTRO MESI

Bolivia, quasi pronta la "Coca Colla"
la bevanda a base di foglie di coca

Sarà scura e avrà un'etichetta rossa molto simile a quella della Coca Cola

Il presidente Evo Morales con una foglia di coca in mano
Il presidente Evo Morales con una foglia di coca in mano
LA PAZ (BOLIVIA) - I suoi ideatori sperano di lanciarla sul mercato già fra quattro mesi e assicurano che in poco tempo potrebbe diventare il "soft drink" più venduto in Bolivia . E' "Coca Colla", una bevanda ottenuta dalle foglie di coca che riprende il termine "collas", soprannome delle popolazioni che vivono a ridosso delle Ande. Il prodotto, fortemente sostenuto dai coltivatori della provincia di Chapare, è stato presentato la settimana scorsa al governo di Evo Morales. Quest'ultimo, primo presidente indigeno del paese, appena rieletto per un secondo mandato elettorale e famoso per essere un abituale masticatore di foglie di coca, come peraltro buona parte della popolazione, (più volte il presidente durante le riunioni dell'Onu si è mostrato con una foglia di coca in mano), potrebbe appoggiare l'iniziativa visto che da anni si batte per la legalizzazione a livello internazionale della "pianta sacra" boliviana.

ANALOGIE CON LA COCA COLA - La bevanda, secondo quanto ha riferito l'associazione dei coltivatori di coca, sarà scura e avrà un'etichetta rossa molto simile a quella della Coca Cola. Il viceministro Victor Hugo Vasquez ha definito l'iniziativa "di estremo interesse" perché segue "la politica d'industrializzazione della coca" portata avanti dal governo. Infatti in Bolivia da tempo sono commercializzati numerosi beni a base di coca come dentifrici, liquori, farine alimentari e diversi prodotti da masticare. La Bolivia è anche il terzo produttore di coca al mondo dopo la Colombia e il Perù. Nel 2008, proprio il governo di Evo Morales, ha aumentato del 6% i terreni boliviani nei quali può essere coltivata la "pianta sacra". La foglia di coca, che gli abitanti delle Ande masticano da millenni per alleviare la fame e il "mal d'altitudine", è stata definita nella nuova costituzione del paese andino "patrimonio culturale della Bolivia" e "fattore di coesione sociale".

OPPOSIZIONE - I più fieri avversari di "Coca Colla" saranno sicuramente gli Usa. Non solo perché il nome e alcune caratteristiche della nuova bevanda ricordano la Coca Cola, ma anche perché da anni ormai le autorità statunitensi criticano severamente la politica del governo Morales sul tema della droga. Gli Usa affermano che buona parte dei 12mila ettari di suolo legalizzati per la coltivazione della foglia di coca sono in mano a narcotrafficanti che producono cocaina, il più famoso derivato della "pianta sacra", che poi è commercializzata in diversi paesi internazionali. Da parte sua il governo guidato da Evo Morales, cifre alla mano, risponde che da quando gli agenti antidroga americani sono stati espulsi dal paese andino, la lotta contro il narcotraffico ha ottenuto importanti successi. Solo nel 2009 - dichiarano fonti governative - sono state sequestrate 26 tonnellate di droga.

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