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24 ago 2009

Il magnate, l’azionista e la brasiliana




Così la Deutsche Bank spiava Kirch
Esce a puntate sui giornali il giallo dell’estate in Germania



BERLINO — Un finanziere scomo­do, una giovane avvocatessa, una se­duttrice brasiliana, le spie. Metteteci anche la più grande banca tedesca e un potentissimo ex re dei media, ed ecco servito il giallo dell’estate. Esce a puntate sui giornali tede­schi e internazionali — la prima pun­tata, quasi ignorata, in maggio; le grandi rivelazioni in luglio; l’ultimo scoop sul Wall Street Journal ieri.

Dunque, i protagonisti. La banca è, chiaramente, la Deutsche Bank; il magnate dei media, è Leo Kirch (il «Murdoch tedesco»); il finanziere scomodo — un ruolo di primo piano — Michael Bohndorf, amico (?) di Kirch. Piccolo retroscena, per agevo­lare la lettura: Kirch e la Deutsche Bank sono da anni impegnati in una battaglia legale multimiliardaria. Il magnate, infatti, accusa la Deutsche di aver causato la sua bancarotta, perché nel 2002 l’allora capo dell’isti­tuto mise pubblicamente in dubbio le sue capacità di rifinanziare il debi­to del proprio impero. Così poi av­venne, ma Kirch è convinto che quel­le rivelazioni gli furono fatali. Tutto inizia nel 2006. L’azionista Bohndorf — lingua lunga, bastian contrario — al meeting annuale del­la banca attacca a testa bassa il neo­presidente Clemens Börsig. Il quale, per tutta risposta, chiede al capo del­le investor relations d’indagare su Bohndorf: non sarà il cavallo di troia di Kirch? Alcuni dirigenti contattano un in­vestigatore privato, Bernd Bühner. È un ex ufficiale della sicurezza del­­l’esercito tedesco.

Il detective — così racconta in un report, commissiona­to in un’indagine interna dalla stessa banca alla società newyorkese Cleary e uscito in luglio (ma sul caso indaga­no anche la procura di Francoforte, e l’autorità per la privacy) — crea due squadre di spie: team Baleari e team Deutschland. Il primo viene spedito a Ibiza. Un’email dall’interno della banca rive­la l’indirizzo della casa di vacanze di Bohndorf. «Vatti a divertire», dice il detective a uno dei suoi agenti. La ca­sa viene messa sotto controllo. Non solo. Bohndorf — sostiene lui stesso in varie interviste — viene abbordato al bar Es Canto da una bellissima «stu­dentessa » brasiliana. «Lei aveva 23 anni, io 66. Mi faceva un sacco di do­mande strane sul mio lavoro». La sto­ria dura una settimana, quando lei va via, lui le dà 100 euro «per il taxi».

La ragazza non gli lascia nessun indiriz­zo, né numero di telefono. Solo quan­do, tre anni dopo, lo spionaggio della Deutsche Bank ai suoi danni diventa pubblico, l’azionista ricollega la «stu­dentessa » e le sue strane domande agli eventi di quell’estate. Intanto, in Germania, entra in fun­zione il team Deutschland: compito, infiltrare lo studio legale di Leo Kir­ch. L’occasione si presenta quando Bub, Gaulweiler & Partners offrono sulla Süddeutsche Zeitung un posto da assistente. Si presenta una giova­ne avvocatessa, passa brillantemente il primo colloquio, poi con Peter Gau­weiler — avvocato di Kirch — discu­te per 2 ore il caso. Le offrono l’assun­zione. Il Wall Street Journal sostiene di aver identificato l’avvocatessa spia: si chiama Traudel Schmitt, spo­sata Blecher. Lei non parla. Con tutto questo materiale, quindi, il 12 settembre 2006, il detective Bühner si presen­ta dai dirigenti della Deut­sche Bank. Si decide di blocca­re il team Deutschland, basta spiare gli avvocati. E qui termi­na il primo round, almeno per ora.

Come finirà? La banca, dieci giorni fa ha chiesto scusa all’azionista spia­to, anche se i massimi vertici ne sa­rebbero stati all’oscuro. In Germania, lo scandalo (legato ad altri casi, meno eclatanti ma colossali nelle dimensio­ni, che coinvolgono la Deutsche Te­lekom e la Deutsche Bahn) ha provo­cato un enorme dibattito pubblico sullo spionaggio industriale, scate­nando paragoni con la Gestapo e la Stasi. Si attende la decisione della pro­cura di Francoforte. Sullo sfondo, sempre, l’attesa per la miliardaria sen­tenza Kirch-Deutsche Bank. Il detecti­ve privato Bühner, intanto, conferma la ricostruzione degli eventi: ma il di­sco del suo computer con tutti i dati non si trova più.
corriere

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