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18 lug 2009

La spiaggia diventa tecnologica


Mare hi-tech: ci sono pure gli occhiali da sole che trasmettono film
Costume carica iPod e maglietta wifi
Dagli ombrelloni fotovoltaici ai lettini refrigeranti, le novità dell’estate



MILANO — Appena svegli un clic e via webcam appare l’immagine dello spicchio di mare più vicino. Certo bastereb­be aprire la finestra per scopri­re che tempo fa. Ma un sms con i dati incrociati di temperatura, pressione atmosferica, umidità e forza dei venti è molto più al passo dei tempi. Se poi il qua­dro complessivo risulta convin­cente, non resta che raggiunge­re la spiaggia. Ma non una qual­siasi, qui parliamo di cy­ber- spiagge, dotate di ombrello­ni fotovoltaici, lettini refrige­ranti, occhiali che proiettano film e costumi da bagno che ri­caricano l’iPod. La marcia implacabile della tecnologia colma ogni spazio vuoto nella vita di un uomo. A maggior ragione il tempo libe­ro, e nella fattispecie quello pre­ziosissimo che si spende in va­canza. Le aziende si stanno spe­cializzando in prodotti balneari hi-tech. E gli operatori turistici cercano di cogliere qualche no­vità per rivitalizzare la routine castelli di sabbia-tuffo-pattino. Il mercatino delle vacanze hi­gh- tech comincia con l’ombrel­lone che monta cellule fotovol­taiche e ruota seguendo il sole per alimentare un circuito elet­trico da cui è possibile attinge­re energia per gli usi più svaria­ti. L’idea, escogitata dal desi­gner Greg Freer, viene commer­cializzata da quest’estate in due diversi modelli. A Rimini inve­ce è già in corso la rivoluzione tecnologica degli stabilimenti balneari. Alcuni hanno messo in bella mostra i lettini refrige­ranti, che vaporizzano sul ba­gnante al girarrosto ventate di acqua gelida. Altri hanno punta­to sulla sdraio con pannelli ri­flettenti, che assicura (parola del produttore) un’abbronzatu­ra fronte retro. Altri ancora fino a poco tempo fa pubblicizzava­no i divanetti automassaggian­ti, dotati di manopole vibranti e cuscinetti mobili. Caduti in di­sgrazia, pare, a causa dei mas­saggiatori in carne e ossa, in special modo quelli abusivi.

All’avanguardia della spiag­gia digitale si propongono gli stabilimenti di Imperia, che si sono consorziati per assicurare ai propri clienti servizi web-cam ed sms, mentre il wifi sulla sabbia che consente di navigare in Internet a due passi dal mare è ormai una real­tà in moltissime località balnea­ri. A Venezia il web senza fili è stato attivato da poco in città. Ma anche a Sanremo ci si può connettere liberamente, così co­me sul litorale di Paola in Cala­bria, in Versilia, a San Benedet­to del Tronto e a Civitanova Marche, ovviamente in Roma­gna, e in generale la moda di diffonde po’ ovunque, persino nella spiaggia di Copacabana a Rio de Janeiro.A questo proposito può tor­nare utile l’invenzione america­na della wifi detector shirt, una maglietta che s’illumina quan­do aggancia l’hot spot di una porta wireless (costa solo 19,99 dollari sul sito Thinkgeek). Sfi­lata questa, si resta in costume, ma non uno qualsiasi, bensì il pezzo intero a cellule fotovoltai­che disegnato dalla Triumph in grado di ricaricare cellulari e iPod.

Per i cinemaniaci ci sono gli occhiali da sole MyVu con cuf­fiette incorporate, con cui è pos­sibile gustarsi un film durante la mezz’ora di tintarella. Ci fac­ciamo una nuotata a ritmo rock? L’ideale è l’mp3 subac­queo della Dolphin e se poi vie­ne sete c’è l’apposito raffredda lattine, così come il ventilatore con porta usb da collegare al no­tebook, i braccialetti altoparlan­ti e l’applicazione dell’iPhone che mette in fuga le zanzare emettendo ultrasuoni.Ora, tutta questa iperattività tecnologica alla lunga può an­che stressare. In tal caso non re­sta che spegnere tutto, staccare fili, scollegare computer, letto­ri, radioline e ogni altra diavole­ria. Chiudete gli occhi e dormi­te. La pennichella digitale non l’hanno ancora inventata.

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