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29 mag 2009

Hug Me Tender


Usa, dilagano gli «abbracci» tra teeneger
Ma le scuole li vietano: «Pericolosi»
I giovani americani rivoluzionano l'antico galateo. Centinaia di presidi si oppongono



NEW YORK – C'è quello "standard" (il più usato), quello "stile orso" (tenero e affettuoso) quello "da dietro" e "il triplo" (tre ragazzi o tre ragazze che si abbracciano contemporaneamente). Lo "shake and lean" inizia con un high-five per trasformarsi poi in un incontro di pugni chiusi, seguito da una pacca sulle spalle e un abbraccio; il "bear claw" consente ai ragazzi più timidi di abbracciare una coetanea, tenendo i gomiti goffamente sospesi in aria. Nell'America di Facebook e YouTube, il dizionario della lingua inglese non riesce più a tener testa ai moltissimi termini ed espressioni usate oggi dai teenager americani per descrivere la loro attività preferita: abbracciarsi. Accusati fino ad ieri di essere «una generazione capace di comunicare solo virtualmente», i giovanissimi Usa hanno letteralmente rivoluzionato l’antico, rigidissimo galateo anglosassone che impediva a loro nonni e genitori di abbandonarsi ad effusioni in pubblico. «Ragazze che abbracciano altre ragazze, ragazze che abbracciano ragazzi, ragazzi che abbracciano ragazzi», scrive il New York Times in un lungo articolo di prima pagina per spiegare un fenomeno socio-culturale già immortalato da un reality show (Bromance di MTV). E dovuto, forse, proprio alla grande fame di contatti umani creata dall'era di Internet.

LE SCUOLE - Ma il nuovo trend è già finito nel mirino delle autorità scolastiche. Dal New Jersey alla Florida, i presidi di centinaia di licei e scuole medie del paese hanno messo al bando l'abbraccio non solo in classe ma anche nei corridoi e cortili delle scuole. «Il contatto fisico è un tema molto pericoloso», spiega al Times Noreen Hajinlian, preside della George G. White School di Hillsdale, in New Jersey, che l'ha vietato due anni fa «perché intralciava le attività accademiche». Per giustificarsi, le scuole s’appellano ad antichi codici scolastici contro le pubbliche manifestazioni di affetto, redatte anni fa al fine di «mantenere un'atmosfera di serietà accademica» e «prevenire le molestie sessuali». «Non c'è nulla di romantico o sessuale in ciò che facciamo - ribattono stizziti gli studenti - l'abbraccio è il "ciao" della nostra generazione». Ma non tutti sono d’accordo. «La pressione a conformarsi è insostenibile», si lamenta Gabrielle Brown, studentessa del Fiorello LaGuardia High School di Manhattan. «Chi si rifiuta di abbracciare viene considerato uno strano, asociale e misantropo e diventa subito un outcast». Scettici anche molti genitori cresciuti in un'era in cui due donne a braccetto per strada erano tacciate d’essere lesbiche. «Quando osservo queste interazioni mi sento come una turista in un paese dove non conosco i costumi e la lingua», ammette candidamente Beth J. Harpaz, madre di due adolescenti e autrice del libro «13 is the new 18». Naturalmente ci vuole ben altro per fermare questi irruenti teenagers. «Non abbiamo paura», dice Danny Schneider, studente di terza liceo in una scuola dove gli abbracci iniziano alle sette del mattino. «Le critiche non ci toccano. Anzi, ci spingono a tuffarci nella mischia, per abbracciare come matti».
corriere

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