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13 mag 2009

Google si fa ancora più smart


I risultati potranno essere ordinati per data o presentati come foglio elettronico
Nuove funzionalità per migliorare ulteriormente la ricerca e renderla più veloce e a misura di utente



MILANO - «La corsa nella ricerca è tutt'altro che finita. Innovazione e miglioramenti sono di cruciale importanza». Sono le parole di Marissa Mayer, vicepresidente della sezione Search Products & User Experience di Google, che in occasione del briefing Searchology tenutosi ieri presso la sede dela grande G ha illustrato - assieme ai dirigenti dell'azienda californiana - una serie di nuovi strumenti realizzati nei laboratori di Google, volti appunto a migliorare la ricerca online e a spingerla in nuove direzioni.

LE NOVITÀ - I prodotti che «offriranno agli utenti un nuovo modo di guardare al web» consentiranno in sostanza di perfezionare i risultati delle ricerche affidate al motore di ricerca, che potranno così essere approfondite e organizzate in base alle necessità dell'internauta. Il tutto nell'ottica della personalizzazione. Così, per esempio, anche grazie all'introduzione di tecnologie utilizzate dalla ricerca semantica, si potrà chiedere al motore di mostrare solamente le pagine con determinati contenuti (per esempio solo i video) o di visualizzare le ricerche correlate alla query inviata. Oppure, ancora, ordinare i risultati in base alla data, chiedendo di restituire solo quelli più aggiornati e recenti, per esempio relativi alle ultime 24 ore. Inoltre, tramite la funzione Squared, Google potrà generare automaticamente, in pochi secondi, un foglio elettronico contenente l'elenco dettagliato dei risultati della ricerca effettuata. Attualmente ancora allo stadio sperimentale, Google Squared dovrebbe fare la sua comparsa online entro giugno 2009 . Tutte le opzioni saranno disponibili nella pagina dei risultati.

COMPETITIVO - Chiaramente tutte queste novità vanno nella direzione della ricerca di ulteriore competitività da parte di Google, che di restare immobile non ne vuole proprio sapere. Del resto, per quelli di Mountain View «la ricerca è ancora nella sua infanzia», come ha detto ancora la Mayer, spiegando che gli ingegneri sono sempre a caccia della «next big thing». Il fatto che nel 2008 Google abbia rilasciato 360 prodotti e che solo nel primo trimestre dell'anno in corso ne abbia presentati già 120 è per il vicepresidente un chiaro segno che Google non fa che migliorare se stesso.
corriere

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