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30 gen 2009

Imprese innovative in gara


Concorso dell'Altis alla Cattolica
Sostenibilità fa rima con profitto
Tra le idee premiate: produzione d'energia, videomedicina, microcredito e free press italo-araba



MILANO - C'è chi crea programmi di microcredito e chi sviluppa piattaforme di videotelefonia dedicate alla medicina a distanza, chi si dedica alla produzione di energia da biomasse e chi stampa una free press italo-araba per gli immigrati di Milano. Idee imprenditoriali diverse, ma tutte con un filo conduttore: l'utilità sociale realizzata attraverso l'innovazione, ma senza perdere di vista l'anima dell'attività dell'impresa, cioè il profitto.

SOSTENIBILI E PROFITTEVOLI - Sette aziende «sostenibili» e rigorosamente made in Italy, si sono messe in gioco nella tappa italiana della «Global Social Venture Competition», gara nata nel 1999 per iniziativa di alcune business school internazionali (Haas School of Business, Columbia Business School, London Business School, Indian School of Business e Yale School of Management) con lo scopo di favorire la nascita e lo sviluppo di nuove imprese a forte rilevanza sociale. A organizzare l'evento italiano è stata l'Alta Scuola Impresa e Società (Altis) dell'Università Cattolica di Milano.

IL PODIO - A salire sul podio sono stati nell'ordine la comasca Contrada degli artigiani, che crea pezzi d'arredo recuperando vecchie tecniche artigianali e dando un mestiere a giovani con difficoltà di inserimento (che ha vinto la selezione con il progetto «Sedie d’autore», recuperate da cantine e soffitte e trasformate in raffinate opere design), la Idrogen di Desio (Milano), che progetta generatori di idrogeno per aiutare le famiglie a tagliare i costi della bolletta («Una casa che funziona a idrogeno», un progetto per estrarre idrogeno dall’acqua e usarlo come fonte energetica a basso costo per le nostre abitazioni), e la Telemedicina per la cooperazione che punta a fornire sistemi innovativi per la diagnosi a distanza a favore di Paesi in via di sviluppo («Medici a distanza per il Terzo Mondo»).

PALESTRA PER UNIVERSITARI - «I finalisti - ha spiegato il direttore di Altis, Mario Molteni - sono stati selezionati tra 18 progetti. Requisito imprescindibile era che almeno uno dei membri fosse iscritto all'università o avesse terminato da poco gli studi». I primi due premiati riceveranno anche un premio in denaro, mentre tutte le imprese sul podio avranno la possibilità di far frequentare a uno dei membri dell'azienda un master alla Cattolica. Ma anche per gli altri i riconoscimenti non mancano: i sette progetti potranno infatti partecipare a febbraio alle semifinali europee a Londra e, in caso riuscissero a superarle, alla finalissima di aprile all'università californiana di Berkeley.

DA PROGETTO A REALTA' - L’operazione si è già dimostrata vincente: nelle precedenti edizioni è capitato, infatti, che progetti particolarmente interessanti abbiano trovato un coraggioso imprenditore che li ha trasformati da sogno in realtà. Ai due migliori progetti della finale è andato inoltre un premio in denaro messo a disposizione da A2A, la multiutility milanese, sponsor dell’iniziativa. E già si sta preparando la seconda edizione della manifestazione: a partire dal 2 febbraio e sino alla metà di ottobre sarà possibile presentare ad Altis i progetti di impresa all’indirizzo mail: globalcompetition.altis@unicatt.it .

corriere

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