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3 apr 2008

A ognuno spetta il bacio giusto


Una guida del Wall Street Journal indica le abitudini dei diversi paesi
Negli Usa corsi per manager Uomini e donne d'azienda invitati a prendere confidenza con un modo di salutarsi che loro non usano



WASHINGTON – L’America ha inventato un nuovo corso, il corso del “bacio sociale”, per il manager americano, uomo o donna. Nell’età della globalizzazione, ha stabilito, un buon manager deve imparare a baciare le nuove conoscenze. Non sulla bocca, naturalmente, ma sulla guancia. Questo bacio, spiega il Wall Street Journal, “è un’arte”, è destinato a creare una modesta intimità e generare fiducia. Insomma, è uno strumento indispensabile di lavoro in tutte le culture che lo praticano, senza baci non si fanno affari. Ma sapere baciare sulla guancia, se sfiorarla col bacio o se stamparvelo sopra, non basta: il manager deve anche sapere se ci vuole un bacio solo, o se ce ne vogliono due o tre; e se il bacio va dato soltanto tra uomo e donna, o anche tra uomo e uomo, e donna e donna. In Italia, dove baciarsi sulla guancia e prendersi sottobraccio, soprattutto tra persone dello stesso sesso, è la cosa più normale di questo mondo, può sembrare bizzarro che il manager americano debba essere istruito al riguardo.

OGNI NAZIONE HA IL SUO BACIO - Ma nell’America puritana, dove tuttavia capita di essere baciati sulla bocca dalle nuove conoscenze, ma uomo - donna, non uomo – uomo come in Russia, è una specie di rivoluzione. Di norma, gli americani si limitano a una vigorosa stretta di mano, anche all’ennesimo incontro. I manager in particolare sono abituati a mantenere una certa distanza fisica. Ma hanno scoperto che coi soci, clienti, dipendenti, investitori stranieri non funziona. Essi si aspettano il bacio sulla guancia, non darglielo significa passare al minimo per villani, e dunque offenderli. Da “Niente baci, siamo americani” (ricordate la commedia: “Niente sesso, siamo inglesi”?) il manager sta così passando a una frenesia di “baci sociali”.

LA GUIDA - Il Wall street journal ha addirittura pubblicato una sua guida: un solo bacio sulla guancia in Messico, due o quattro in Francia, tre in Etiopia, e via di seguito. Cristina Binkley, la sua maestra di etichetta, lo ha incoraggiato ricordando che secondo il Foro scientifico internazionale sulla igiene domestica trasmette più germi la stretta di mano che non il bacio sulla guancia. Il suo insegnamento: chi possiede il grado più alto, uomo o donna, prenda l’iniziativa; incominci o si fermi alla guancia destra, a seconda delle circostanze; non si tiri indietro se l’iniziativa la prende l’altro o l’altra. Una fatica… In realtà, non è che nessun americano sinora si baciasse sulla guancia.

I BACI FREQUENTI DI BUSH - Tra i politici, il “kisser in chief”, il baciatore in capo, è il presidente Bush, che bacia anche gli estranei; e a qualsiasi riunione partecipino, la segretaria di stato “Condi” Rice e la leader della Camera Nancy Pelosi vengono baciate, soprattutto dagli uomini, essendo due belle donne. Di più: nel mondo della moda, due baci sulla guancia sono di prammatica, mentre a Hollywood vengono solo simulati. Ma per il manager è diverso. «Attento - ammonisce la Binkley - che se inviti qualcuno a casa e lo baci sulla guancia, quello si aspetta che tu lo baci anche sul lavoro». Niente esagerazioni, quindi, perché anche un passo falso potrebbe farti perdere l’affare.

(fonte:corriere)
Ennio Caretto
03 aprile 2008

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