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20 dic 2007

Lavorare è come giocare a carte?


Vi riporto un interessante articolo tra il serio e il faceto, ma racchiude parte di quello che penso anche io al riguardo:
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Se non tutti sono capaci di giocare,… non tutti sanno lavorare
E' simpatico pensare al lavoro come una metafora del gioco: al lavoro bisogna giocare. Rischia sempre se vuoi imparare, incrementare le competenze, migliorare i rapporti sociali.

Le regole del gioco sono davvero molto semplici ma richiedono particolari accorgimenti.
Partiamo dall'inizio.
Quando si comincia una partita a carte, la cosa più importante è il ruolo che il giocatore dà al tavolo da gioco.
Lo standing può creare la differenza tra il perdere ed il vincere una partita. Meglio abituarsi ad essere flessibili nel modo d'essere, di apparire… non de-strutturando la propria natura ma rinnovandola di volta in volta in base alle situazioni.
Le difficoltà poi nascono durante il gioco…
Chi gioca bene è capace di modificare il suo ruolo proprio in base alle diverse combinazioni che si verificano durante la partita.
E ricorda che gli avversari infatti prestano la massima attenzione ad ogni mossa e possono essere destabilizzati proprio da comportamenti contrastanti.
Quindi provate ad essere flessibili!
E la partita può durare poco o tanto, ma ciò non conta…. Quello che ci deve far riflettere è che giocare a carte vuol dire mettere anche in conto di poter perdere.
Ed è quindi necessario quanto indispensabile avere sempre e comunque il giusto approccio nel lavoro.
Nel lavoro si può perdere, anzi, si può perdere il lavoro!
Ma a parte questo "gioco di parole" va da capirsi come ricominciare una nuova partita e vincerla nuovamente.
Le persone con esperienza professionale "pesante" devono crearsi infatti, nel caso in cui mettano in conto di perdere una partita, alternative di riuscita professionale sfidando qualsiasi giocatore che si presenta al tavolo da gioco e vuole vincere assolutamente.

E il valore della vincita è sempre proporzionale alla probabilità di realizzare una ben precisa combinazione di eventi.
Vincere una partita a carte vuol dire vincere un premio, non necessariamente denaro…..è qualcosa di più prezioso. La stima, la riconoscenza, il consenso… Premi che prima o poi non saranno più sufficienti.

Quindi se pensi di conoscere il gioco e i giocatori, se sai quanto vuoi puntare e quanto sei disposto a perdere (ma anche quanto vuoi vincere), potrai affrontare le sfide professionali, con la consapevolezza che, se vincerai, lavorerai divertendoti e crescendo… ma con la stessa convinzione che, se perderai, avrai vinto ugualmente perché sarai pronto ad affrontare una nuova partita con più carica di prima!
E con qualche trucco in più…. Forse proprio quello che ha usato il tuo avversario per batterti!
Buon lavoro a tutti…………..e buona partita!

(Stefania Luzzini)
da Manager.it


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