Al via l'operazione trasparenza chiesta da Hollande dopo lo scandalo
Cahuzac. Non mancano le resistenze
Jerome Cahuzac, il ministro che ha ammesso di essere un evasore (Afp)
I patrimoni di 37 ministri francesi - e tra questi quello del premier
Jean-Marc Ayrault - vanno online sul sito internet del governo di
Parigi. La decisione è arrivata su sollecitazione del presidente
Francois Hollande che ha chiesto alla politica di darsi da fare per
ricreare fiducia tra i cittadini e moralizzare la vita pubblica, dopo
lo scandalo Cahuzac, l'ex ministro del bilancio che ha ammesso di
essere un evasore.
RESISTENZE - Alcuni ministri si sono fatti avanti da soli.
Marie-Arlette Carlotti era stata la prima, seguita da Cecile Duflot e
Pascal Canfin. Ma tra altri esponenti del governo, così come tra molti
parlamentari che presto, obbligati da una legge in via d'approvazione,
dovranno adeguarsi alle regole sulla trasparenza, l'inziativa ha
incontrato molta resistenze. E qualcuno ha parlato di ««voyeurismo» e
«populismo» più dannoso che utile.
FABIUS IL PIU' RICCO - Tra i più ricchi è risultato il ministro degli
Esteri, Laurent Fabius, che ha dichiarato redditi per 6,07 milioni
comprensivi di 3 proprietà immobiliari. Il primo ministro Ayrault
conta invece un patrimonio di «soli» 1,45 milioni. Manca nella lista
il presidente Hollande che tuttavia aveva già dichiarato il suo
patrimonio quando fu eletto: 1,17 milioni con una casa nel sudest
della Francia e due appartamenti a Cannes, ma anche con un mutuo
mensile di 1500 euro.
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