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10 mag 2012

Monti: «Governo precedente ha fatto molto Gli investimenti ? Fuori da Fiscal compact»

IL PREMIER: SPERO PRESTO CI SIA L'APPROVAZIONE DELLA RIFORMA DEL LAVORO


Il presidente del Consiglio:«Proseguire sulla strada delle riforme tracciata da Prodi e Berlusconi»

Il premier Mario Monti (Afp/Solaro)Il premier Mario Monti (Afp/Solaro)
MILANO - Una proposta concreta per la crescita. «Diciamo ad esempio che per i prossimi tre anni gli investimenti per la broad band o l'agenda digitale vengono incoraggiati perchè non andranno contati ai fini del Fiscal Compact». È la proposta lanciata a Firenze nel corso della conferenza alla conferenza «The state of the Union», dal presidente del Consiglio Mario Monti, che ha sottolineato che in questa ipotesi «non c'è proprio niente di elusivo della disciplina di bilancio».

CRISI - «La crisi politica dell'Europa non va cercata tanto nelle istituzioni europee ma nel dibattito politico tra i vari paesi membri, dove i leader assumono sempre più il ruolo di follower» ha sottolineato ancora Monti. I politici di molti Paesi, infatti, ha aggiunto Monti, «rifuggono da decisioni impopolari e sono sempre più follower». «La questione del momento - ha detto - non è solo la crescita, ma come riconciliare l'integrazione con la democrazia». Monti ritiene che questa riconciliazione, che per alcuni non è fattibile, sia possibile. Non bisogna inoltre puntare il dito contro le istituzioni comunitarie, ha spiegato Monti, perchè il problema è a «livello nazionale». Nei vari Paesi, ha concluso, «la combinazione dei media aumenta lo sguardo di breve periodo dell'opinione pubblica portando i politici di molti Paesi ad essere sempre meno leader e sempre di più follower» con la conseguenza che i politici «rifuggendo da decisioni impopolari che porterebbero benefici nel lungo periodo». Il premier però, preoccupato che le sue parole potessero essere male interpretate, ha poi specificato che non si riferiva ai media e ai politici italiani.

Monti: «Governo precedente ha fatto molto»GOVERNO BERLUSCONI - «Il governo precedente ha fatto molto in termini di riforme strutturali. Ma ora l'Italia dovrà fare di più» ha aggiunto Monti torna a parlare del suo predecessore Silvio Berlusconi dopo le polemiche suscitatedalla sua frase sulle vittime della crisi economica («Rifletta chi ha provocato tutto questo», aveva detto). «Sono d'accordo sul fatto che l'europeismo non può essere una religione. Abbiamo bisogno di un dibattito ma sono anche convinto - avverte Monti - che sia necessaria una forte continuità sui valori, come è stato tra i governi Prodi e i governi Berlusconi e molti altri». Il premier ha parlato anche delle riforme necessarie per il Paese e si è augurato che dopo l'approvazione del Parlamento si possa realizzare rapidamente la riforma strutturale del lavoro. Tema su cui è tornata a parlare anche il ministro Elsa Fornero a Roma nel corso dell'assemblea di Confcooperative.

IL DEBITO - Affrontando il tema del debito pubblico e del rapporto deficit/Pil al 120%, Monti ha spiegato: «Mi piacerebbe vivere in un Paese che avesse usato quel deficit per fare infrastrutture, invece che disperderlo nel consumo pubblico attuale - ha precisato - ma il Fiscal compact di questo non si occupa, dobbiamo lavorarci: è necessario avere criteri rigidi per distinguere tra investimenti pubblici ammissibili e no». Poi il premier si è lasciato scappare una battuta sul peso del suo lavoro a capo del governo: «Sono più lunghi 6 mesi trascorsi a Palazzo Chigi rispetto ai 10 anni che ho passato alla Commissione europea».

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - «Quanto ai debiti della Pubblica amministrazione verso le imprese, che in Italia sono di proporzioni notevoli, come anche in altri paesi, non c'è nessun allontanamento dall'ortodossia della finanza pubblica, perchè non sono affatto debiti sommersi ma quantificabili» ha aggiunto Monti, che apre così a una soluzione che tenga insieme regole europee, alle quali non lesina critiche, e esigenze di tenere in vita imprese sempre più in difficoltà. Talora anche drammatiche. Ecco allora che il presidente del Consiglio sottolinea che «per osservare vincoli di bilancio europei, essi sì definiti in modo non perfettamente coerente, si finisce per penalizzare imprese non pagandole tempestivamente».

MERKEL - «Sono convinto che l'Italia darà un ottimo contributo sul futuro dell'Ue» ha sottolineato ancora Monti e «in particolare per rilanciare la crescita». «C'è la volontà dell'Italia - ha spiegato - di attenersi a un comportamento rigido sulla disciplina di bilancio per trovare il modo per favorire uno sviluppo sostenibile e accettabile». La cancelliera tedesca Angela Merkel ha aggiunto il premier, «sa che non deve temere proposte italiane contro i principi» sulla disciplina di bilancio», le proposte italiane sul rilancio della crescita in Europa non passeranno infatti «dallo scardinamento di questi principi» sui rigore nei conti. E la stessa Merkel, ha aggiunto Monti «è interessata e forse da domenica è ancora più interessata a trovare vie di crescita che non scardinino quei principi».

LE PROTESTE - Mentre Monti parlava a Firenze, una trentina di esponenti della Lega Nord ha organizzato un presidio nella centralissima piazza della Signoria, per protestare contro la presenza in città del presidente. I leghisti hanno esposto alcuni striscioni con scritto «Assassini di Stato, Governo Monti = macelleria sociale».

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