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19 mar 2011

L CASO SU «CHI» | LE IMMAGINI IN COMPAGNIA DEL COLLEGA BELLOCCHIO. LEI SOSPENDE LA TOURNÉE

Lite (politica) sulle foto di Ambra
Il «Fatto»: rappresaglia perché anti-berlusconiana. «Libero»: paranoia

MILANO - «Quindici giorni di riposo e cure dal medico di Brescia» per un «delicato problema di salute»: Ambra Angiolini è costretta a interrompere temporaneamente la tournée dello spettacolo teatrale I pugni in tasca. Non si entra nel merito del «problema di salute», ci mancherebbe, questione di privacy. Ma per capire quello che ci può essere dietro il malessere dell'attrice lanciata ere televisive fa da Non è la Rai bisogna fare un passo indietro. E andare alla copertina di Chi, il settimanale di gossip diretto dal troppo pettegolo Alfonso Signorini. Che in copertina pubblica le foto di Ambra in atteggiamenti se non complici almeno equivoci non con il suo compagno - il cantante Francesco Renga, hanno due figli - ma con Pier Giorgio Bellocchio - attore nonché figlio del regista Marco.



Ambra e Pier Giorgio sono fianco a fianco nella pièce I pugni in tasca e, stando alle foto pubblicate da Chi, tra di loro ci sarebbe qualcosa di più di un rapporto professionale. Immagini «scattate a più riprese a Roma, a Napoli, a Lamezia Terme e a Crotone, nel corso di un mese e dieci giorni circa» mostrano i due molto vicini, un bacio che potrebbe essere sulla guancia o forse no, atteggiamenti d'intesa. Chi non si limita a raccontare quello che dicono le foto, ma racconta anche i retroscena. Perché Ambra sarebbe venuta a sapere delle foto prima della loro pubblicazione e sarebbe «letteralmente disperata». E fa quello che farebbe chiunque: chiama Signorini e cerca di convincerlo. Scrive il settimanale: «Nel corso della conversazione con Signorini, Ambra si dice "disposta a fare qualsiasi cosa", pur di tutelare i suoi familiari dalla vista di quelle immagini. "Ho fatto una cazzata. Aiutami!", supplica l'attrice». Seguiranno altri contatti, altre telefonate, ma alla fine vale quello che il direttore ha detto subito ad Ambra: «Un servizio acquistato è un servizio pubblicato», cioè che pubblicherà in ogni caso le foto. E così è.
La questione però da umana si fa politica perché al Fatto Quotidiano non è piaciuta per niente la vicenda. Il quotidiano diretto da Antonio Padellaro (il vicedirettore è Marco Travaglio) parla di «rappresaglia». Ambra pagherebbe per aver fatto «un percorso distante dal pensiero dominante berlusconiano», per essersi «esposta ad Annozero contro il carrierismo a colpi di prostituzione». E si torna alla frase «un servizio acquistato è un servizio pubblicato»: «Il discorso è ineccepibile - scrive Il Fatto -. Ma c'è un particolare: la regola vale per Ambra e non per altri. È noto, infatti, che il direttore, delle foto o dei video che gli passano fra le mani fa un uso strategico. Pubblica, acquista e non pubblica, avverte dell'esistenza delle immagini. Dipende dal soggetto. Per esempio, informa Marina Berlusconi di un video imbarazzante, realizzato con un cellulare, che riguarda Silvia Toffanin, compagna di Pier Silvio Berlusconi. Il filmato viene acquistato dalla famiglia e fatto sparire». E ancora: «Ed è sempre Signorini che pubblica solo le immagini più "innocue" di Barbara Berlusconi». Fino a concludere: «Una notizia si pubblica. Sì, ma sempre, non a convenienza».

Da sinistra si torna a destra, perché è Libero a rispondere al Fatto. Il quotidiano del tandem Feltri-Belpietro bolla tutto come un'ossessione: «Secondo Il Fatto, la ragazza sarebbe stata colpita dalla rivista vicina al Cav perché ha preso le distanze dal premier, scendendo in piazza e addirittura partecipando ad Annozero. Quando si dice la paranoia».


Rinviato lo spettacolo, rinviato pure il matrimonio con Renga come l'attrice aveva rivelato una decina di giorni fa. Se sia un caso o no, sono affari loro. Mercoledì Renga ha aperto il suo tour da Brescia dedicando una canzone proprio ad Ambra: «Stasera non è qui perché non sta bene. Qualche sciacallo ha cercato di rovesciare della spazzatura sulla nostra felicità e sulla nostra storia d'amore. Dedico la canzone idealmente a lei».

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