Berlusconi: "Patto con i moderati"
L'appello del premier al Senato
Un nuovo patto di legislatura a tutti i partiti che si riconoscono nell'area del Partito popolare europeo, proponendo quindi che se ricevesse la fiducia alla fine del dibattito iniziato oggi, di allargare l'attuale maggioranza di governo. E' questa l'offerta di Silvio Berlusconi avanzata durante il suo discorso in Senato.
"Propongo un patto di legislatura di tutti i moderati", questo l'invito del premier assicurando che sarà deciso poi tutti insieme "quale siano le strade e lo strumento più indicati" per attuarlo. Berlusconi ha quindi fatto appello ai tre partiti che nella prima parte della legislatura hanno sostenuto l'attività di governo (Pdl, il Fli e la Lega) chiedendo loro di non abbandonare l'esecutivo per potere andare avanti.
Ma non solo. Il premier ha anche parlato esplicitamente di "allargamento" della maggioranza all'area che si riconosce nel Partito popolare europeo. Dunque, a poche ore dal doppio voto di Senato e Camera il premier da un lato prova la carta della conciliazione con il presidente di Montecitorio, Gianfranco Fini nonché leader di Futuro e libertà; dall'altra chiede chiaramente a Pier Ferdinano Casini di stare dalla sua parte, per il voto e per il futuro. "E' mia responsabilità – questo il suo appello - ricomporre l'alleanza fra tutte le forze moderate che oggi ritroviamo oltre che nel Pdl, nella Lega, nel Fli e nell'Udc".
Anche perché, ha aggiunto, "le divisioni non sono insormontabili. Devono prevalere buon senso e misura. Questo h quanto ci chiede il popolo dei moderati". Insomma, per il premier da questo frangente potrebbe nascere una nuova occasione di ricongiungimento e coronamento di un 'sogno'. "L'unità dei moderati è il frutto più prezioso del mio ultradecennale impegno politico". Si tratta di "un patrimonio di inestimabile valore – conclude - e nessuno pur essere così irresponsabile da distruggerlo volontariamente o involontariamente".
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