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19 mar 2011

Arriva il superbollo regionale sui Suv

Antonini: già quest'anno le addizionali Irpef potranno salire all'1,4%

CERNOBBIO - Un superbollo sui Suv e le automobili di grossa cilindrata, a discrezione delle Regioni. Il governo sarebbe pronto a fare un nuovo passo avanti nei confronti dei governatori, ma soprattutto del Partito democratico, per ottenere un via libera condiviso e bipartisan al decreto sul fisco regionale, il nuovo tassello del federalismo fiscale in discussione in Parlamento. La proposta dell'esecutivo deve ancora essere formalizzata, ma i sondaggi informali sono stati già avviati ed i primi riscontri sarebbero positivi. E potrebbe essere accompagnata da altre concessioni, che i tecnici del governo stanno studiando in queste ore, sempre con l'obiettivo di arrivare ad un'intesa.

Sarà forse anche per questo che il Partito democratico, dopo aver seccamente respinto la prima mediazione del ministro Roberto Calderoli, che già recepiva dieci delle dodici proposte del partito, sembra aver ammorbidito la sua posizione. «La porta sul federalismo non è chiusa, non è ancora detta l'ultima parola», ha affermato ieri il segretario del Partito, Pier Luigi Bersani, a margine del forum della Confcommercio a Cernobbio. Per poi ripetere nel corso del seminario che, sebbene non condivida l'impostazione di fondo del federalismo fiscale concepito dal governo, «sul fisco regionale avremo un atteggiamento realistico e costruttivo. Vedremo nel merito le cose e poi valuteremo».

I dettagli del superbollo devono essere ancora messi a punto, ma la sovrattassa, che sarebbe comunque facoltativa per le Regioni, colpirebbe le autovetture di potenza superiore ai 130 cavalli fiscali. E sarebbe ovviamente aggiuntiva al bollo auto che si paga oggi alle Regioni. Alle Regioni la sovrattassa sui fuoristrada e le auto di lusso aiuterebbe a compensare, anche se solo in parte, il taglio dei trasferimenti per 4 miliardi attuato l'anno scorso dal governo. Che, in aggiunta, è pronto a mettere sul piatto altri 420 milioni per coprire i costi del trasporto pubblico locale nel 2011. Queste risorse sono state già promesse ai governatori, ma nel nuovo testo del decreto sul fisco regionale che il ministro delle Riforme, Roberto Calderoli, dovrebbe presentare alla Bicamerale lunedì prossimo verrebbero individuate anche le coperture finanziarie per blindare l'intesa.


Certo, il superbollo è pur sempre un balzello, e anche se potenzialmente dovrebbe colpire i "ricchi", bisognerà vedere se convincerà fino in fondo il Pd, restio a dare appoggio ad un federalismo che nasce con un aumento delle tasse locali e, a dire di Bersani, «non si sa dove porterà». Lo sblocco già nel 2011 delle addizionali Irpef «bloccate dal governo Berlusconi nel 2008 - ribatte Luca Antonini, presidente della Commissione paritetica tra governo ed enti locali sul Federalismo - è inevitabile: il federalismo e l'autonomia impositiva delle Regioni non possono partire con le aliquote congelate». Manovrare quelle aliquote, sapendo che lo Stato non ripianerà più i debiti, sarà una responsabilità politica dei governatori. Lo stesso per i presidenti di Provincia e le tasse sull'Rc Auto: potranno portarle dal 12,5% fino al 16%, o ridurle al 9%. Potenzialmente sono 600 milioni di tasse in più per i cittadini, «ma poi gli amministratori locali - conclude Antonini - dovranno risponderne ai loro elettori, che finalmente sapranno quanto costano i servizi e quanti sono gli sprechi».

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