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19 feb 2011

Ruby: feci sesso con Cristiano Ronaldo. Le carte

E' giallo sugli interrogatori ai quali Ruby è stata sottoposta la scorsa estate. Sarebbero 22 in tutto, eppure solo 5 sono quelli ufficiali. "A me ne risultano cinque, uno dei quali doppio" ha confermato al Giornale l'avvocato di Karima El Mahrough, Luca Giuliante. "So però che ci sono state numerose visite da parte del pm che, però, non mi sono mai state meglio specificate" ha aggiunto il legale. Ne "ballano" ben 17, quindi. Un'enormità di possibili informazioni che Ruby potrebbe aver fornito durante i "colloqui". Durante i quali, come rivelato da Repubblica, la ragazza avrebbe anche pianto spesso ammettendo di aver fatto sesso a pagamento. Con Berlusconi? No, con Cristiano Ronaldo, il calciatore più pagato al mondo e stella del Real Madrid.

GLI INTRROGATORI A RUBY. "Non ho mai accettato rapporti sessuali a pagamento. L'ho fatto solo con i ragazzi che mi piacevano - ha dichiarto Ruby al pm -. L'unica volta che sono stata pagata per un rapporto sessuale è stato quando ho incontrato Ronaldo. Era la sera del 29 dicembre 2009 e dopo essere stata nell'hotel, e prima che la mia amica Simona mi mettesse le valigie fuori dalla porta, sono andata all'Hollywood e là sono stata fermata da Ronaldo, il quale aveva un tavolo nel privè. Mi ha fatto dei complimenti e ci siamo scambiati il numero di cellulare. Sino a quel momento non sapevo che fosse un calciatore, ma l'ho saputo qualche sera dopo quando ci siamo rivisti al ristorante e molti gli chiedevano l'autografo. Lui sapeva della mia età e ci siamo rivisti varie volte ancora al ristorante. Circa tre settimane dopo, abbiamo deciso di fare l'amore e ci siamo incontrati in un hotel lussuoso, dove alloggiava. Secondo le sue indicazioni, dovevo andare direttamente nella sua suite, al quinto piano. Non avevo, come non ho neanche adesso, i documenti, ma nessuno mi ha fatto domande. Avuto il rapporto ci siamo addormentati tutti e due. Quando al mattino mi sono svegliata, non l'ho ritrovato più nel letto. Sul comodino c'era un biglietto: 'Spero di non trovarti nella stanza quando torno. I soldi li trovi vicino alla borsa'. Effettivamente, c'erano 4000 euro e sono uscita piangendo". Gli inquirenti, però, non sono sicuri che il calciatore in questione sia il fuoriclasse portoghese.

Sempre su Repubblica, sono stati resi noti ulteriori particolari dei verbali sugli interrogatori ai quali è stata sottoposta Ruby. La giovane ha più volte cercato di raccontare la sua infanzia, la sua adolescenza, la sua crescita. Tra mille problemi e altrettante difficoltà. Familiari, ma non solo. Le origini ("Sono stata in Marocco sino a 9 anni, poi mio padre, che era immigrato in Italia, ci ha chiamato"), la sofferenza ("Facevo catechismo, mio padre mi tirò addosso una padella di olio bollente"), la scuola ("Un giorno mio padre mi riempì di botte. Una mia compagna vide la schiena, urlò e andò dalla professoressa"), le serate in discoteca ("Un giorno un tizio mi 'rimorchiò', mi offrì un posto da 'selector' e poi mi disse: 'Ti offro un posto a casa mia'").

Le difficoltà sono cominciate molto presto per Ruby, diventata maggiorenne il 1° novembre scorso. E non sono terminate presto: "Spesso sono stata molestata. In una casa di cura per psicotici ci ha provato uno di 60 anni". Tante versioni quelle fornite da Ruby e ora spunta anche il giallo degli interrogatori.

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