La banca d'affari Usa sospende
la caccia ai potenziali investitori
la caccia ai potenziali investitori
NEW YORK
Inondata dalle domande, Goldman Sachs si appresta a chiudere in anticipo rispetto alla tabella di marcia la raccolta degli ordini degli investitori per le azioni Facebook che dovrebbe - emerge dal prospetto consegnato da Goldman ai papabili investitori e anticipato dal Wall Street Journal - sbarcare in Borsa entro l'aprile del 2012, visto che entro l'anno supererà quota 500 azionisti o investitori. E da quel momento avrà 120 giorni a disposizione per regolarizzare la propria posizione con la Sec (la legge prevede che una società non quotata possa aver un numero massimo di 499 azionisti o investitori. Una volta raggiunta quota 500 o più c'è l'obbligo di registrarsi).
Secondo indiscrezioni, da quando la notizia dell'investimento di Goldman Sachs è emersa nel corso del fine settimana, la corsa all'acquisto è scattata fra i clienti più abbienti della banca per accaparrarsi una fetta della torta a disposizione. La banca - secondo quanto riportata l'emittente Cnbc - ha investito in Facebook più dei 300 milioni di dollari inizialmente previsti, per un cifra che si aggirerebbe ora sui 500 milioni: Cnbc spiega la revisione al rialzo dei fondi stanziati attribuendola all'uscita dall'accordo di una «terza parte», senza specificarne il nome. L'investimento iniziale doveva includere la russa Digital Sky Technologies.
Agli investitori sarebbe richiesto un investimento minimo di 2 milioni di dollari e l'obbligo di non cedere le azioni fino al 2013, anche sul mercato secondario. Le condizioni offerte ai partner di Goldman sarebbero più vantaggiose, in quanto non sarebbe stato fissato un investimento minimo di 2 milioni di dollari. La comunicazione inviata ai papabili investitori lascia trapelare anche alcune informazioni più precise su Facebook, il cui utile netto è risultato pari a 200 milioni di dollari nel 2009 su ricavi per 777 milioni di dollari. I primi nove mesi del 2010 si sono chiusi - secondo il prospetto consegnato da Goldman Sachs - con un utile netto di 355 milioni di dollari su ricavi per 1,2 miliardi di dollari. L'investimento di Goldman in Facebook era stato inizialmente bocciato da Goldman Sachs Capital Partner, una delle divisioni della banca, in quanto non ritenuto adatto ai propri clienti e perchè valutava Facebook circa 50 miliardi di dollari.
Goldman riceverà una commissione anticipata del 4%, più il 5% degli eventuali guadagni di ogni investitori coinvolto nell'operazione: il che significa - secondo alcuni osservatori - che gli azionisti di Facebook attraverso Goldman guadagneranno sul proprio investimento quando Facebook arriverà a valere circa 60 miliardi di dollari. Inoltre, nel caso in cui l'amministratore delegato di Facebook, Mark Zuckerberg, che detiene il 25% delle azioni della società, divenisse cliente di Goldman, la banca si troverebbe ad accumulare nuove commissioni dalla gestione dei suoi fondi.
L'accordo fra Facebook e Goldman, che ha spinto la Sec ad accendere un faro sugli scambi nel mercato secondario e a constatare quella che sembra essere la bolla social-network, della quale sembra intenzionata ad approfittare LinkedIn, che potrebbè essere il primo social network a sbarcare in Borsa. LinkedIn dovrebbe quotarsi già nel 2011 e avrebbe di recente assunto Bank of America Merrill Lynch, Morgan Stanley e JPMorgan.
Inondata dalle domande, Goldman Sachs si appresta a chiudere in anticipo rispetto alla tabella di marcia la raccolta degli ordini degli investitori per le azioni Facebook che dovrebbe - emerge dal prospetto consegnato da Goldman ai papabili investitori e anticipato dal Wall Street Journal - sbarcare in Borsa entro l'aprile del 2012, visto che entro l'anno supererà quota 500 azionisti o investitori. E da quel momento avrà 120 giorni a disposizione per regolarizzare la propria posizione con la Sec (la legge prevede che una società non quotata possa aver un numero massimo di 499 azionisti o investitori. Una volta raggiunta quota 500 o più c'è l'obbligo di registrarsi).
Secondo indiscrezioni, da quando la notizia dell'investimento di Goldman Sachs è emersa nel corso del fine settimana, la corsa all'acquisto è scattata fra i clienti più abbienti della banca per accaparrarsi una fetta della torta a disposizione. La banca - secondo quanto riportata l'emittente Cnbc - ha investito in Facebook più dei 300 milioni di dollari inizialmente previsti, per un cifra che si aggirerebbe ora sui 500 milioni: Cnbc spiega la revisione al rialzo dei fondi stanziati attribuendola all'uscita dall'accordo di una «terza parte», senza specificarne il nome. L'investimento iniziale doveva includere la russa Digital Sky Technologies.
Agli investitori sarebbe richiesto un investimento minimo di 2 milioni di dollari e l'obbligo di non cedere le azioni fino al 2013, anche sul mercato secondario. Le condizioni offerte ai partner di Goldman sarebbero più vantaggiose, in quanto non sarebbe stato fissato un investimento minimo di 2 milioni di dollari. La comunicazione inviata ai papabili investitori lascia trapelare anche alcune informazioni più precise su Facebook, il cui utile netto è risultato pari a 200 milioni di dollari nel 2009 su ricavi per 777 milioni di dollari. I primi nove mesi del 2010 si sono chiusi - secondo il prospetto consegnato da Goldman Sachs - con un utile netto di 355 milioni di dollari su ricavi per 1,2 miliardi di dollari. L'investimento di Goldman in Facebook era stato inizialmente bocciato da Goldman Sachs Capital Partner, una delle divisioni della banca, in quanto non ritenuto adatto ai propri clienti e perchè valutava Facebook circa 50 miliardi di dollari.
Goldman riceverà una commissione anticipata del 4%, più il 5% degli eventuali guadagni di ogni investitori coinvolto nell'operazione: il che significa - secondo alcuni osservatori - che gli azionisti di Facebook attraverso Goldman guadagneranno sul proprio investimento quando Facebook arriverà a valere circa 60 miliardi di dollari. Inoltre, nel caso in cui l'amministratore delegato di Facebook, Mark Zuckerberg, che detiene il 25% delle azioni della società, divenisse cliente di Goldman, la banca si troverebbe ad accumulare nuove commissioni dalla gestione dei suoi fondi.
L'accordo fra Facebook e Goldman, che ha spinto la Sec ad accendere un faro sugli scambi nel mercato secondario e a constatare quella che sembra essere la bolla social-network, della quale sembra intenzionata ad approfittare LinkedIn, che potrebbè essere il primo social network a sbarcare in Borsa. LinkedIn dovrebbe quotarsi già nel 2011 e avrebbe di recente assunto Bank of America Merrill Lynch, Morgan Stanley e JPMorgan.
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