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6 dic 2010

SINTESI-Tremonti rilancia E-bond, accoglienza fredda a Bruxelles

 Su FT Tremonti e Juncker rilanciano idea bond europei

* Germania e Austria nettamente contrarie a E-bond

* Spagna e commissario Ue Rehn diplomatici su proposta

* Intervento su FT non preceduto da position paper Italia

di Francesca Landini

BRUXELLES/LONDRA, 6 dicembre (Reuters) - E' fredda la prima reazione dei colleghi dell'Eurogruppo alla proposta di emissioni di debito targate Europa, gli "E-bond", rilanciata stamane dalle colonne del Financial Times dal ministro dell'Economia italiano, Giulio Tremonti, in coppia con Jean-Claude Juncker, premier lussemburghese e presidente dell'assise dei 16 ministri delle finanze della zona euro.

Emessi da un'Agenzia europea del debito (Aed) che potrebbe essere operativa già questo mese se il Consiglio Europeo approvasse il disegno, gli E-bond sancirebbero "l'irreversibilità dell'euro" e aiuterebbero a stabilizzare i mercati inviando un messaggio forte di impegno dell'Europa a sostegno della moneta unica, dicono Tremonti e Juncker.

Secondo la proposta avanzata dall'insolito duo, gli E-bond dovrebbero puntare gradualmente a rappresentare il 40% del debito lordo dell'Unione europea e dei singoli stati membri, permettendo ai paesi della moneta unica di finanziarsi sui mercati sotto un ombrello comune.

Si tratterebbe di una nuova accelerazione rispetto al già ardito Fondo di stabilizzazione finanziaria (Efsf), impensabile solo un anno fa, che nella primavera scorsa è stato messo in piedi con l'aiuto del Fondo monetario internazionale per salvare la Grecia e che sarà utilizzato per venire in sostegno dell'Irlanda. L'Efsf si finanzierà sui mercati facendo leva sulle garanzie dei paesi dell'euro, ma il suo sostegno può essere utilizzato solo dai paesi in emergenza.   Continua...

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