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12 dic 2010

Nave Jolly Amaranto alla deriva mare pessimo, soccorsi in ritardo

Si allungano i tempi dei soccorsi. Previsto in un primo momento per le diciotto, l'arrivo del rimorchiatore Smith in arrivo da Creta sarà ritardato a non prima delle venti. Per i ventuno membri dell'equipaggio si profila un'altra notte difficile.


Si allungano i tempi del soccorso al "Jolly Amaranto". Le condizioni meteo, anche se in lieve miglioramento rispetto alla notte precedente, continuano a essere proibitive. La violenza del mare e le fortissime raffiche di vento da Sud-Est stanno rallentando la corsa del gigantesco rimorchiatore Smith partito ieri dall'isola di Creta. Contrariamente alle prime ipotesi, quindi, il rimorchiatore non dovrebbe avvistare la nave prima delle venti, con un ritardo di almeno un paio d'ore sulla tabella di marcia. "Il rollio è ancora molto forte - spiega il comandante alla task force di Genova riunita al terminal portuale - L'impressione è che l'intensità del mare sia comunque leggermente calata e questo ci fa sperare per le prossime ore".

Una volta che il rimorchiatore avrà affincato la nave dovrà agganciarla con il cavo d'acciaio e condurla fino al porto di Alessandria d'Egitto. "E' un'operazione molto delicata, soprattutto in quelle condizioni, ma ci siamo rivolti ai massimi esperti mondiali per questo tipo di intervento e quindi siamo fiduciosi - spiega Andrea Gais, consigliere delegato della Messina - Le previsioni sembrerebbero inoltre indicare un miglioramento delle condizioni meteomarine nelle prossime ore. Non possiamo che aspettare".

Per i ventuno membri dell'equipaggio guidati dal comandante Federico Gatto si profila comunque un'altra notte difficile. Il "Jolly Amaranto" - con a bordo 550 container, 38 dei quali contenenti materiali pericolosi - è in balia delle onde da mezzogiorno di ieri, con i motori fermi, in mare aperto, anche se ora il vento la spinta più vicina alla costa. Inutili, finora, tutti gli altri tentativi di soccorso. La petroliera greca che era a poche centinaia di metri di distanza dalla nave italiana, se n'è già andata non potendo intervenire. Non è invece arrivata la nave veloce della Marina Militare egiziana, che era stata annunciata in partenza ieri sera. Si è mossa soltanto questa mattina. Bloccati anche gli elicotteri, per le continue e violente raffiche di vento. Alla task force per l'emergenza, organizzata dalla Messina al terminal portuale di Genova l'apprensione è palpabile. "Siamo in contatto costante con il comandante Gatto - aggiunge Gais - Le condizioni del mare sono leggermente migliorate, ma continuano a essere proibitive, con onde alte sei-sette metri e il rollio è molto forte. L'equipaggio resiste, anche se è oggettivamente provato dalla situazione. Dal comandante abbiamo però avuto tutte le rassicurazioni che la situazione è sotto controllo".

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