Dopo la rottura delle trattative tra Fiat e sindacati su Mirafiori oggi gli operai sono tornati al lavoro dopo tre settimane di cassa integrazione. Tanti gli interrogativi sulla fabbrica torinese: in discussione il contratto nazionale dei metalmeccanici, l'investimento da oltre un miliardo di euro per realizzare 250mila vetture di alta gamma all'anno, la joint-venture con Chrysler, la nuova organizzazione del lavoro basata sulla flessibilità e la newco che assumerebbe gli attuali 5500 lavoratori delle Carrozzerie. Ai cancelli è partito uno sciopero di due ore organizzato dalla Fiom. Secondo l'organizzazione sindacale vi avrebbero preso parte circa mille dipendenti, per l'azienda l'adesione è del 13%. Un gruppo di lavoratori è uscito dallo stabilimento e ha tenuto una assemblea in corso Tazzoli. Chiede che non venga assolutamente firmato un contratto che riduce i loro diritti. A causa del fermo delle linee, la Lear, azienda di Grugliasco che produce sedili per auto, ha messo i circa 400 dipendenti in libertà.
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