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11 dic 2010

Messico, ucciso dai militari il boss del narcotraffico che si credeva Messia

IL CARTELLO SPACCIAVA ANFETAMINE, MA NEL REGOLAMENTO SI VIETAVA L'USO DI DROGA

Nazareno Moreno, era il capo della Familia organizzazione metà setta, metà gang

Il successore di Nazario Moreno, Servando Gomez Martinez detto «La Tuta»
Il successore di Nazario Moreno, Servando Gomez Martinez detto «La Tuta»
ESCONDIDO (USA) - Sosteneva di portare il «Bene», invece incarnava il male. Ed è morto da criminale, con il mitra in mano. Nazareno Moreno, 40 anni, detto «il più pazzo» e capo della Familia, è stato ucciso in un conflitto a fuoco con i militari ad Apatzingan (Messico).

LA VICENDA - Emigrato negli Usa da bambino, Moreno è entrato nel narcotraffico e dopo alcuni anni è rientrato in Messico, nello stato di Michoacan. Insieme ad altri due complici ha preso le redini di un’organizzazione criminosa particolare, «La Familia michoacana». Nata negli anni ’80 come milizia rurale, si è tramutata in banda criminale legata al cartello del Golfo. Successivamente si è scissa e nel 2006 ha scatenato la guerra contro gli ex complici, i «Los Zetas». Terribile la «prima» azione del nuovo corso: tre teste decapitate e lanciate su una pista da ballo. Un attacco accompagnato da un messaggio di presentazione: «La Familia non uccide per soldi, non uccide le donne. Muore solo chi deve morire. La popolazione deve sapere che questa è la legge divina». Un tentativo di presentarsi come una formazione di vigilantes, ma in realtà i suoi membri erano e sono coinvolti in modo pesanti nel traffico di anfetamine. Altra particolarità: Moreno aveva redatto un manuale pseudo religioso da distribuire ai membri della Familia, diventata un ibrido. Metà setta, metà gang. Introdotto anche un codice di condotta con la proibizione – teorica – di fare uso di droga e alcolici. Secondo le autorità Moreno avrebbe ereditato questa vena messianica dal suo predecessore – «El Tico» – mentre fonti americane sostengono che fosse affascinato dai predicatori Usa. Il boss, inoltre, aveva imposto ai suoi uomini la lettura dei testi dello scrittore new age John Eldredge e in alcune zone del paese le scuole sono state costrette ad acquistare i libri dell’autore. Negli ultimi quattro anni la Familia ha stretto rapporti di alleanza con il cartello di Sinaloa ed ha cercato di ampliare la sua area di influenza grazie all’intreccio con la politica. Ma ha subito numerosi colpi. E di recente ha inviato un messaggio ai giornali annunciando di essere pronta a sciogliersi «a condizione che lo Stato e la polizia si assumano la responsabilità a Michoacan». Con l’uccisione del «più pazzo», il controllo dovrebbe passare a Dionisio Plancarte, Jesus Mendez e Servando Gomez Martinez. Quest’ultimo, conosciuto come «la Tuta», è un maestro di scuola elementare che ha continuato a ricevere per anni lo stipendio malgrado fosse nota la sua affiliazione al gruppo.

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